Centeleghe nell’élite dei breakfast

FARRA D’ALPAGO. Tra i grandi bar “Tre tazzine & due chicchi”, quest’anno la guida golosa del Gambero Rosso 2015 premia nel Veneto anche la pasticceria di Ivan e Serena Centeleghe a Farra d’Alpago. Un riconoscimento che a due anni dall’apertura dell’attività riconosce la qualità dei prodotti, l’eccellenza nel loro utilizzo e preparazione, e l’accoglienza sempre squisita del locale che si trova in centro al paese, non distante dalla spiaggia del lago di S.Croce. Cardini fondamentali del “bar” Gambero Rosso sotto la voce “migliori breakfast”: la qualità della colazione (e a tale proposito in apertura di guida c’è anche una selezione di locali dove assaporare una colazione strepitosa) e del caffè.
«Siamo contenti di questo premio che riconosce la bontà del nostro lavoro. Non abbiamo comunque intenzione di fermarci qui ma di continuare a crescere», spiegano i titolari della pasticceria, coadiuvati nell’attività dalle giovani Sara, Daiana ed Elisabetta. Un’impresa artigianale specializzata, oltre che nella produzione di torte e dolci, anche nelle colazioni che rappresentano un ulteriore vanto di questa attività per ciò che riguarda la caffetteria e le centrifughe di frutta. E questo inverno la pasticceria Centeleghe allargherà i suoi spazi all’esterno, come già avviene durante l’estate, con la realizzazione di una futuribile struttura riscaldata trasparente e modulare che consentirà di fare colazione al mattino o prendere il tè alle cinque in un ambiente luminoso e riscaldato. Questo è il quarto anno per la guida del Gambero Rosso che mette in fila tutte le migliori pasticcerie e i migliori artigiani dolciari italiani. E tra i premi speciali ci sono anche anche il 'miglior packaging', il 'miglior sito web', i 'classici di domani' e altre curiosità. Quaranta nuovi ingressi e tanti salti in avanti, per un totale di quasi 600 segnalazioni, nonostante l’anno di crisi anche per questi esercizi commerciali. Si va componendo così un panorama vario, in costante crescita e aperto verso l'esterno.
Ezio Franceschini
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