Ceccato e Autostar al posto di Motorsport

BELLUNO. Saranno le concessionarie Ceccato Motors di Padova e Autostar di Udine a prendere in eredità la Motorsport dopo il crac con buco milionario della concessionaria con sede a Mestre. La Ceccato Motors vuole acquisire le sedi di via Orlanda e di Legnaro (Padova), mentre la Autostar quelle di Villorba (Treviso) e Belluno.
Le proposte da parte delle due società, che già hanno la concessionaria da parte di Bmw Italia, sono state depositate sul tavolo del curatore fallimentare Roberto Ficotto.
Il valore economico alla base della doppia offerta resta top secret, ma entrambe le potenziali acquirenti hanno messo nero su bianco di voler garantire l’occupazione delle quattro sedi. Un elemento, questo, che ha trovato il plauso dei sindacalisti della Fiom-Cgil che già mercoledì avevano incontrato il curatore fallimentare e i lavoratori.
Le due proposte sono state depositate e ora ci sarà un periodo di alcune settimane di pubblicazione visto che, almeno sulla carta, potrebbero dover concorrere con altre proposte. Ma è facile intuire come le due proposte resteranno tali e quindi il tribunale fallimentare di Venezia procederà con lo svolgimento dell’asta competitiva e con le successive assegnazioni.
Tutta la procedura dovrebbe richiedere al minimo un mese, forse qualcosa di più. Ed è per questo che oggi i sindacati sono convocati in Regione per la firma della cassa integrazione straordinaria per tutti i 56 rimasti, dopo che nei tempi d’oro della Motorsport la forza lavoro era di 120 persone.
Sarà una cassa a rotazione così da consentire alle quattro sedi di continuare a lavorare, pur non gravando quanto ai costi sulla gestione del fallimento e gestendo il personale secondo le esigenze. Le filiali, infatti, restano aperte, pur con un’attività rallentata che si concentra in particolare sui lavori di officina meccanica.
Una volta che l’acquisizione dei rami d’azienda sarà completata, i sindacati dovranno occuparsi della trattativa sui dipendenti, posto il fatto che l’intera forza lavoro verrà confermata. Con i soldi che saranno incassati dal fallimento dovranno essere pagati anzitutto gli stipendi arretrati dei dipendenti, ovvero le mensilità di novembre, dicembre e gennaio, oltre che la tredicesima. Le paghe di aprile, invece, sono state a suo tempo bloccate, ma il curatore fallimentare ha già chiesto al tribunale di concedere il via libera al pagamento.
Rubina Bon
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