C’è la sala adatta: il coro Cadore ha ripreso le prove

PIEVE DI CADORE
Il coro Cadore, dopo il periodo di stop dovuto al Covd 19, ha ripreso in pieno le prove in vista dei concerti di ottobre e del periodo natalizio.
Le prove non si svolgono nella sede storica all’asilo comunale, giudicata troppo angusta e dunque poco adatta a garantire il distanziamento, ma ha trovato adeguata ospitalità nella sala Oasi della parrocchia di Pieve di Cadore che consente l’accoglienza senza problemi dell’intero complesso vocale.
«L’arcidiacono Diego Soravia», spiega il direttore artistico Gino Victor Ruoso, «quando gli abbiamo manifestato la necessità di trovare una sala ampia per le prove in sicurezza, in questo tempo di emergenza pandemica, ha aderito volentieri alla nostra richiesta, accogliendo il Coro per tutto il tempo necessario, in attesa di poter rientrare nella sede storica. Inoltre negli ultimi 6 mesi abbiamo incrementato il numero dei cantori di 3 unità e questo ci incoraggia certamente».
«Proviamo due volte alla settimana: il lunedì e il giovedì e siamo sempre aperti all’ingresso di nuovi coristi», spiega Ruolo. «Abbiamo aderito alla rassegna provinciale “Dolomiti in coro”, che si svolgerà nei fine settimana tra il 20 ottobre e il 20 novembre. Siamo in attesa di essere ricontattati per conoscere luogo e data dell’esibizione. A parte questo, abbiamo preso contatto con il coro Ana Monte Jouf di Maniago, che speriamo di poter ospitare a Pozzale nella tradizionale rassegna di Natale di quest’anno, se si potrà fare. Di certo abbiamo un concerto alla Rsa Marmarole di Pieve il 18 dicembre, nel pomeriggio. Inoltre abbiamo contattato la corale Cordenonese di Cordenons che speriamo d’incontrare in primavera e ci piacerebbe, poter cantare con gli amici del coro Comelico». —
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