C’è Eli Canalis “icona del tempo”

Camicetta bianca, mini a ruota, magrissima (troppo?), abbronzatissima (troppo), Elisabetta Canalis dice che dell'Italia le mancano la mamma, il papà e il suo pubblico. Una fettina di sostenitori,...

Camicetta bianca, mini a ruota, magrissima (troppo?), abbronzatissima (troppo), Elisabetta Canalis dice che dell'Italia le mancano la mamma, il papà e il suo pubblico. Una fettina di sostenitori, però, l'ha degnamente coccolata l'altra sera alla festa di Brando Juris, manager dell'hotel Mr C di Los Angeles (gruppo Cipriani), che a palazzo Da Mula Morosini ha ospitato la Hus Gallery di Londra e le opere di Domingo Zapata e And Jordi Molla, inclusa quella dedicata alla Canalis "icona del nostro tempo".

Tra i Bellini e il pasticcio dell'Harry's bar, su e giù per le scalinate del palazzo, intorno al pozzo e sotto i lampadari, sfilano un pezzo di festival in trasferta e una galleria impressionante di tacchi. Ne sa qualcosa Cesare Paciotti che tra un drink e l'altro a Palazzina Grassi rende omaggio anche al party dedicato all'arte limitandosi a elencare le dive dei suoi sogni: «Nicole Kidman e Charlotte Rampling, in quest'ordine». Musica in riva al Canal Grande fino a notte fonda per Eli e le sue amiche, per il gallerista Federico Contini e per il produttore di "The artist" Harvey Weinstein in cerca di ispirazione. Qualcuno aspetta Johnny Depp ma Depp non arriva. Importa niente. Oggi si ricomincia.

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