Catturato sul Pizzoc un allocco degli Urali

Nella stazione di inanellamento sul monte Pizzoc è stato catturato, inanellato e liberato un rarissimo esemplare di allocco degli Urali (Strix uralensis)
ALPAGO. Nella stazione di inanellamento sul monte Pizzoc è stato catturato, inanellato e liberato un rarissimo esemplare di allocco degli Urali (Strix uralensis).


Si tratta di uno dei rapaci più eleganti dell’Eurasia per il suo piumaggio, ha un’apertura alare di un metro e venti. È una specie protetta in Italia.


«Questa notte (mercoledì 18 ottobre) – è quanto segnala un post del portale della stazione – il teatro del Pizzoc ha assistito ad uno spettacolo di prima grandezza… tutti in silenzio ad ammirare lo splendore, l’eleganza, la mitezza e il fascino di una specie la cui presenza è sempre stata circondata da un alone di mistero, da quando è stata ascoltata in canto in foresta per la prima volta nel 1997 da Mezzavilla e dal compianto Lombardo. Oggi siamo orgogliosi e fieri di aver chiuso un cerchio lungo 20 anni e tante notti insonni (compresa la scorsa) alla ricerca della nostra chimera».


La presenza dell’allocco in Cansiglio era sempre stata solo ipotizzata. Ben 63 le specie catturate quest’anno, tra queste anche la prima beccaccia (Scolopax rusticola) dell’anno.


L’allocco degli Urali in Italia nidifica solo dal 1994. Questo predatore notturno conta pochissime segnalazioni in Italia e testimonia ancora una volta – asseriscono gli esperti – lo straordinario valore espresso in biodiversità presente nell’area.


«Le nostre congratulazioni vanno ai volontari che sfidando il freddo ed il vento – affermano gli ambientalisti di Mountain wilderness e dell’Ecoistituto – presidiano quotidianamente le reti di cattura sul monte Pizzoc ed un ringraziamento per gli studi condotti sul tema va ai faunisti Francesco Mezzavilla e Saverio Lombardo, i quali per primi hanno segnalato la presenza in zona di questo animale».
(fdm)


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