Castello di Zumelle chiuso il ristorante si cerca un gestore

di Alessia Forzin
MEL
Dal 31 ottobre i portoni del castello di Zumelle sono sbarrati. Chiuso il ristorante, chiuso il bar, chiusi anche i locali dello storico edificio che domina Mel e la Valbelluna.
Barbara Bucci e Giuliano D'Ambrosi, che avevano subaffittato la gestione da quello che, a tutti gli effetti, è ancora titolare della concessione (Renato Dal Piva), hanno deciso di riconsegnare le chiavi all'attuale gestore. Lo avevano già minacciato all'inizio di settembre, e non sono tornati indietro sulla decisione che avevano maturato, che nasce da una serie di dissidi con l'amministrazione locale, rea, secondo la coppia, di non valorizzare sufficientemente il sito, e di non dialogare con chi lo gestisce.
Il Comune si era difeso ricordando che la gestione Bucci – D'Ambrosio era solo temporanea, e che il loro contratto era lo stesso firmato ancora nel 1999 da Dal Piva, ma tant'è. Da oltre dieci giorni il bar-ristorante è chiuso, e lo rimarrà fino a che non si troverà un nuovo gestore.
Il bando arriverà, pare, entro fine novembre: «Stiamo definendo i dettagli, ci auguriamo di farlo uscire nel più breve tempo possibile», spiega il vice sindaco Silvia Comel. «Per noi il castello di Zumelle è una risorsa importantissima, e che è necessario valorizzare, anche se in questi anni non è semplice viste le difficoltà economiche che hanno tutti i comuni».
La nuova concessione avrà una durata di almeno 5 anni (ma si sta valutando di portarla a 10, come quella vecchia, che anzi fu prorogata a Dal Piva per due anni), e includerà la gestione del bar e del ristorante, dei locali del castello e delle pertinenze esterne, dove si potranno sviluppare attività culturali e turistiche. Il vicesindaco non vuole tornare sulla polemica di inizio settembre, quando i gestori in subaffitto non usarono parole tenere nei confronti dell'amministrazione. «Questa struttura non si mantiene economicamente, perché il Comune sta sbagliando tutto», aveva detto D'Ambrosio. «Manca un'adeguata promozione e non c'è dialogo». E ancora: «Abbiamo avuto due incontri con l'amministrazione, che si è mostrata disponibile quando c'era la necessità di coprire i mesi fino al 31 dicembre (Dal Piva per ragioni personali aveva chiesto di lasciare le redini del castello a inizio 2011, ndr), poi però sono iniziati i problemi». Ovvero il bando per la nuova gestione tutto da definire, troppe aree gratuite per i turisti, mancata promozione del sito.
«Non è stato certamente il sindaco, né l'amministrazione comunale a chiedere per piacere ai signori Bucci e D'Ambrosi di gestire temporaneamente il castello», replicava all’epoca il sindaco Stefano Cesa. «Anzi, abbiamo fatto le corse per agevolare e regolarizzare le posizioni amministrative legate al temporaneo passaggio di gestione, di fatto in capo ad un'altra persona».
Il dissidio era ormai insanabile, e Barbara Bucci e Giuliano D'Ambrosi il 31 ottobre hanno consegnato le chiavi. Ora, per il futuro, si attende prima il bando, poi un gestore.
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