Castellavazzo, cittadinanza onoraria a Carlo Archiutti

CASTELLAVAZZO. L'amministrazione comunale di Castellavazzo nell'ultimo consiglio della sua storia ha voluto omaggiare con la cittadinanza onoraria la figura del patron di Veneta Cucine Spa, il senatore Carlo Giacomo Archiutti, che con la sua ditta ha dato molto al territorio locale, riuscendo a resistere anche alla recente crisi industriale.
Archiutti, nato nel 1941, ha una lunga carriera come imprenditore e ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Fonda nel 1967 nel suo paese natale a Roncade Tv la ditta di cucine componibili in legno Veneta Cucine, che nel 1978 apre uno stabilimento a Codissago. Negli anni l'azienda cresce rapidamente, aprendo nuovi mercati in Europa e Asia, con alcuni mobili in catalogo dal nome dialettale ispirati alle tradizioni degli zattieri; la gestione passa ai tre figli fino al 2008, quando il settore passa un brutta congiuntura economica. Grazie a un’operazione di rinnovo della produzione, con nuovi macchinari meno rumorosi e inquinanti e con la formazione del personale, la Veneta Cucine riesce a riprendersi dal brutto periodo, salvaguardando l'occupazione.
Questa la motivazione ufficiale dell'onorificenza letta dal sindaco Sonia Salvador «in segno di gratitudine e riconoscenza per aver mantenuto qui lo stabilimento, dando lavoro a tante nostre famiglie e trasmettendo i valori del coraggio e della lungimiranza che ci infondono speranza per il futuro».
Anche il presidente della Regione Luca Zaia ha voluto mandare una nota di elogio: «Archiutti è il modello di imprenditore illuminato che sa anteporre l'umanità al profitto sempre con grande serietà e coinvolgimento della sua famiglia e dei suoi dipendenti. Nonostante la crisi non ha mai mollato e non ha ceduto alla tentazione di delocalizzare, per questo deve diventare un maestro ed esempio per tanti giovani veneti».
Commozione e gratitudine per la gente di Castellavazzo nelle parole di Archiutti: «Sono venuto qui solo per dirvi una semplice parola: grazie di tutto quello che mi avete dato. C'è stato anni fa un momento difficile, ma assieme a tutti voi, che avete una tempra dura come la roccia della montagna,siamo riusciti nel miracolo di salvare l'azienda».
L'imprenditore ha poi donato al Comune 1000 euro che saranno destinati alle scuole materne e elementari e ha promesso che non sarà l'ultimo aiuto. (e.d.c.)
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