Case ai Cimbri: no ambientalista

In Cansiglio si schierano contro il vicino riconoscimento del diritto di superficie
Cansiglio, 14 agosto 2005,vallorch villaggio cimbro riedificato negli anni settanta
Cansiglio, 14 agosto 2005,vallorch villaggio cimbro riedificato negli anni settanta
ALPAGO. Pericolosa frattura, in Cansiglio ed in Alpago, tra ambientalisti e Cimbri.


Nei prossimi giorni la comunità cimbra che vive sull’altopiano si vedrà riconosciuto il diritto di superficie dalla Regione. Diritto che rivendica da anni.


Ma le associazioni ambientaliste, che pur riconoscono ai Cimbri un ruolo prezioso per la continuità del patrimonio culturale rappresentato dalla foresta, si dicono contrarie alla cessione dei terreni delle case. Michele Boato, direttore dell’Ecoistituto del Veneto A. Langer e Giancarlo Gazzola di Mountain Wilderness ribadiscono, infatti, in una nota la contrarietà delle rispettive associazioni alla cessione di parti della Foresta del Cansiglio.


«La comunità cimbra costituisce una presenza importante all’interno del Cansiglio, ma questa presenza va valorizzata per il suo valore culturale e storico, mentre proprio la concessione della piena disponibilità delle case come proprietà privata potrebbe portare in pochi anni alla vendita di quelle case e quindi alla forte diminuzione della presenza cimbra, ottenendo così il risultato opposto».


La preoccupazione degli ambientalisti è che le case vengano poi cedute ad altri che magari non sono Cimbri e che potrebbero dare il via ad una pericolosa speculazione.


In Veneto rimangono ancora a gestione statale gli oltre 660 ettari della Riserva biogenetica di Campo di Mezzo – Pian Parrocchia nella quale si trovano ben due villaggi cimbri, cioè Le Rotte e Vallorch, su un totale di sei villaggi più qualche casa isolata.


«Ciò significa che con la proposta di vendita delle case ai Cimbri, quelli dei due villaggi in territorio statale rimarranno esclusi da questo beneficio».


Secondo Boato e Gazzola non esiste né nessun documento ufficiale né alcun diritto acquisito per cui la Regione Veneto debba quasi per obbligo vendere le case ai Cimbri, infatti insistendo tali case tutte su territorio demaniale, statale o regionale, non può essersi formato nessun diritto di superficie. Tra l’altro, mentre per porre fine a questo lungo contenzioso, si parlava di concedere la proprietà delle case ma col terreno che sarebbe rimasto demaniale, ora la proposta della maggioranza regionale è quella di vendere non solo il terreno su cui le case insistono, ma anche le pertinenze.


Francesco Dal Mas


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