Casa natale di Tiziano Vecellio la Magnifica punta sulle mostre

Gli oltre 6 mila biglietti staccati  alla rassegna dell’estate scorsa hanno convinto l’antico ente ad accelerare la valorizzazione come sede espositiva

PIEVE DI CADORE

La casa – museo dove è nato il pittore Tiziano Vecellio, in via Arsenale a Pieve di Cadore, è il monumento cadorino con il maggior numero di visitatori ormai da molti anni. Nel 2019 i visitatori sono stati più di 10 mila. Nel solo periodo di esposizione “Tiziano. L’enigma dell’autoritratto”, nei mesi agosto e settembre, sono stati staccati 6.376 biglietti d’ingresso. E secondo Renzo Bortolot, presidente della Magnifica comunità cadorina proprietaria della struttura, è stata aperta una epoca nuova per l’antica casa natale del grande pittore.

«Il successo dell’esposizione», ha detto Renzo Bortolot, «ci ha convinti a proseguire sulla strada della trasformazione di questo monumento storico, a sede espositiva d’eccezione creando focus annuali legati alla figura di Tiziano e della bottega nella sua dimensione cadorina che ogni anno diventa più importante».

La casa natale di Tiziano è un edificio a due piani del XV secolo. All’epoca della costruzione rappresentava una dimora tipica di una famiglia locale distinta, che annoverava, tra i suoi componenti, personaggi di prestigio. Tiziano era molto affezionato alla casa, dove trascorreva l’estate per sfuggire all’afa di Venezia.

Un documento di compravendita redatto nel 1557 informa che fu l’unica sua casa in Cadore. Alla morte la casa passò in eredità al figlio Pomponio che pochi anni dopo la vendeva a Giovanni de Cesco di San Pietro di Cadore.

Dopo altri successivi passaggi di proprietà, nel XVIII secolo diveniva di proprietà di un Giacomo Vecellio che, essendo celibe, designava suo erede un certo Osvaldo Tabacchi. Fu quest’ultimo che, causa la sua numerosa famiglia, costruì un avancorpo per allargare la casa. Il 17 dicembre 1922 la casa venne dichiarata monumento nazionale e nel 1926 acquistata dalla Magnifica. Restaurata con importanti lavori, fu inaugurata il 7 agosto 1932.

In questo periodo di allerta sanitaria è chiusa al pubblico, ma normalmente si può visitare su prenotazione e nei mesi turistici ha lo stesso orario del Museo archeologico cadorino. —

V.D.

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