Casa di riposo e centro diurno in vigore le nuove tariffe

FELTRE. Ridurre l’ingiusta differenza di trattamento fra residenti e non residenti e puntare alla completa copertura dei servizi. Sono gli obiettivi concordati dal Comune e dall’Azienda feltrina nella revisione delle tariffe per la casa di riposo Brandalise e per il centro diurno. Il traguardo, da raggiungere in due o tre anni, è la parificazione del trattamento fra ospiti feltrini e non e la totale autonomia dei servizi, per i quali il Comune non dovrà più versare alcun contributo.
Aumentano, dunque, le tariffe per i residenti ospiti in casa di riposo, con oscillazioni tra il 5,7 e il 10,2 per cento: un posto al piano terra sale da 45,4 a 48 euro in camera doppia, da 40,5 a 43 in tripla, mentre in mansarda la tariffa sale da 39,3 a 43 per la stanza doppia e da 35,4 a 39 per la tripla. Per i non residenti l’aumento è più contenuto e, anzi, per le stanze al piano terra - le più care - c’è una lieve riduzione della tariffa. Le doppie al piano terra passano da 55,22 a 55 euro, quelle triple da 50,4 a 50. Sempre per i non residenti, gli aumenti vanno dal 6,6 al 7,7 per le stanze in mansarda: le doppie passano da 43,1 a 46 euro, le triple da 40,8 a 44 euro.
Definite, dopo una correzione che si è resa necessaria per ovviare ad alcune imprecisioni nella delibera di fine anno, anche le nuove tariffe del centro diurno. La tariffa base per la giornata intera è di 32 euro per i residenti, di 35 per i non residenti. Ma l’importo sale di 3 euro per i profili Svama 2, 3 e 4 (anziani lucidi, autonomi o in parte dipendenti o comunque in grado di deambulare), di 6 euro per i profili Svama 5 (gravemente dipendenti), di 10 euro per i profili 6, 7 e 8 (confusi, che deambulano con assistenza), di 7 euro per i profili 9 e 11 (che stanno a letto o totalmente dipendenti), di 12 euro per i profili 12, 13, 14 e 15 (elevata necessità di cure), di 18 euro per i profili 16 e 17 (con problemi comportamentali). Senza cena, si parte da tariffe base di 28 euro per i residenti e di 30 per i non residenti, con gli stessi aumenti sopra descritti a seconda dei profili Svama (ma leggere riduzioni per i meno autosufficienti). Sempre per il centro diurno, il Comune ha fissato anche la tariffa del servizio di trasporto, che è in pratica un contributo: si va dai 50 centesimi ai 2 euro, a seconda della distanza chilometrica (0,5 fino a 5 km, 1 euro fino a 10, 1,5 fino a 15 e 2 euro fino a 20). Sono invariate, invece, le tariffe del centro Alzheimer, che per i residenti vanno dai 40 (mansarda tripla) ai 54 euro (piano rialzato singola), mentre per i non residenti oscillano tra i 51 euro (mansarda tripla) ai 57 della singola in piano rialzato o al secondo piano.
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