«Candidiamo don Luigi Ciotti al Nobel per la pace»
PIEVE DI CADORE. Con una lettera indirizzata al presidente del Senato, Pietro Grasso, Francesco Zanella (di Lozzo) chiede alla seconda carica istituzionale della Repubblica di promuovere la...

PIEVE DI CADORE. Con una lettera indirizzata al presidente del Senato, Pietro Grasso, Francesco Zanella (di Lozzo) chiede alla seconda carica istituzionale della Repubblica di promuovere la candidatura di don Luigi Ciotti (nella foto,
ndr
) al premio Nobel per la pace 2018.
Non è il primo passo che Zanella fa in questa direzione: il 3 febbraio aveva infatti inviato un’analoga lettera al presidente della Regione Piemonte (dove don Ciotti risiede), Sergio Chiamparino, e successivamente (il 28 agosto) anche al presidente della Camera, Laura Boldrini. Zanella indica i motivi per i quali riterrebbe giusta la candidatura; in particolare, nella lettera a Chiamparino scrive che «ho avuto l’onore di frequentare don Luigi Ciotti nella seconda metà degli anni ’70. Già allora lo vedevo come un novello don Bosco, perché possedeva un fortissimo carisma. Sappiamo poi tutti cos’ha fatto in questi anni. Non solo parole», ha scritto Zanella, «ma fatti concreti, come il recupero dei beni sequestrati e innumerevoli conferenze per sensibilizzare le coscienze sul tema mafia. Ritengo che don Luigi, prete della strada come si è sempre definito, meriti ampiamente di essere candidato al Nobel per la pace. Il termine per la presentazione della candidatura scade il 31 gennaio 2018 e per candidare don Ciotti non serve molto: una motivazione spiegando il motivo della candidatura; nome, cognome e credenziali di chi indica il candidato. Non serve altro». Zanella conclude le lettere ricordando che sinora un solo italiano ha ricevuto il Nobel per la pace: Ernesto Teodoro Moneta: patriota, garibaldino, giornalista, pacifista, ricevette il premio nel 1907. La voce della proposta di Francesco Zanella, ex consigliere di Lozzo, ha già ricevuto molti consensi. Don Ciotti è nato a Pieve di Cadore e, dal 2016, ne è cittadino onorario.
(v.d.)
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