Campus intitolato a Tina Merlin domani la cerimonia

FELTRE. La tragedia del Vajont non andrebbe ricordata solo grazie al pretesto di una ricorrenza, piuttosto andrebbe vissuta come momento di riflessione e discussione quotidiana. Per questo le...

FELTRE. La tragedia del Vajont non andrebbe ricordata solo grazie al pretesto di una ricorrenza, piuttosto andrebbe vissuta come momento di riflessione e discussione quotidiana. Per questo le celebrazioni feltrine, fissate in due sabati successivi, incentrano la loro attenzione non sulla memoria storica, ma sull'analisi e sulla proiezione nel futuro di quegli argomenti che il dramma del '63 ha enfatizzato.

Dopo il tutto esaurito allo studio per “Il Vajont dopo il Vajont” che Patricia Zanco ha messo abilmente in scena al teatro la Sena, domani alle 10 nel campus universitario di borgo Ruga si riprenderà il filo delle celebrazioni con la conferenza “Dalle catastrofi annunciate alla democrazia dei beni comuni”. A Valter Bonan, assessore ai beni comuni e all'ambiente, spetterà l'onore di introdurre i relatori Corrado Oddi, rappresentante del forum nazionale dei Movimenti per l'acqua, Nilo Durbiano, sindaco di Venaus in Val di Susa, Paolo Manza del comune di Santorso, dov'è stata istituita la Scuola dei beni comuni, ed Emiliano Oddone del comitato Acqua bene comune Belluno. Successivamente sarà dato spazio a testimonianze e contributi di comitati, associazioni e organizzazioni territoriali.

Alle 16 il campus ospiterà un secondo incontro, corredato da video collegamenti con la Patagonia Cilena e la Colombia, due nazioni vessate dalla speculazione dei grandi colossi dell'elettricità, per parlare della campagna Stop grandi dighe. Alle 16.30 arriverà il momento più atteso e discusso, l'intitolazione del campus universitario a Tina Merlin, «giornalista, scrittrice» ma anche «resistente», aggettivo che è valso l'astensione dal voto di quattro consiglieri di minoranza (Trento, Zallot, Meneguz e Signoretti) nella seduta di consiglio comunale che ha deliberato a favore del titolo. Adriana Lotto, la presidente dell'associazione a lei dedicata, ne traccerà un profilo umano e professionale. Successivamente sarà presentata la prima edizione del premio giornalistico di inchiesta ambientale e sociale “Tina Merlin”, alla presenza di Gianfranco Bettin, assessore all'ambiente e alla partecipazione di Venezia, e del sindaco Paolo Perenzin. Saranno ancora visitabili la mostra “Un paese cancellato” con le foto di Lucio Soncini”, visitabile in galleria Via Claudia Augusta fino al 5 novembre, e “I giornali del Vajont”, curata da Mario Battiston ed esposta al Fondaco delle biade fino al 10 novembre. (f.v.)

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