Calabrò dona 104 opere a Villa san Francesco per una raccolta fondi

Su www.arcobaleno86.com è possibile vedere la vetrina virtuale dei quadri disponibili Per gestire questa attività è stato costituito un comitato

PEDAVENA

Settimane intere trascorse a casa per l’emergenza sanitaria non ne hanno fiaccato lo spirito e l’anima di artista. Il maestro Vico Calabrò ha voluto ribaltare la situazione, ha canalizzato nell’arte la frustrazione per le restrizioni alla mobilità realizzando un centinaio di opere che ora ha donato alla comunità di Villa San Francesco a Facen di Pedavena, la casa che accoglie giovani con problemi e di cui è direttore artistico da alcuni decenni. Opere realizzate con la passione e la delicatezza che solo Calabrò riesce a imprimere e descrivere nei suoi quadri, che ora sono a disposizione di chi voglia farsi un regalo e dare una mano ai giovani e agli educatori della comunità, anche loro fiaccati da mesi in cui non hanno potuto portare avanti le attività che servono a supportare il normale mantenimento della struttura.

Sul sito www.arcobaleno86.com è possibile vedere tutte le 104 opere ed eventualmente prenotarne una seguendo le indicazioni presenti nel portale della comunità. Una vetrina virtuale dove ogni opera è descritta per dimensioni e materiale utilizzato.

Lo spirito dell’iniziativa è quello della liberalità. Lo stesso Vico Calabrò nella lettera che in aprile ha scritto alla comunità proponendo il progetto ha parlato di obolo, donazioni preziose per sostenere la ripartenza di Villa San Francesco. Ad occuparsi di promuovere questa speciale iniziativa è il comitato Pro Villa San Francesco, che si è costituito in maniera spontanea e vede la presidenza di Maria Antonia Perotto con al fianco Enrico Gaz. Calabrò ha usato per le sue opere materiali poveri come cartone, legno e carta che rappresentano anche una testimonianza di come l’artista ha vissuto il periodo di pandemia. Eppure il suo spirito altruista non è mai venuto meno e questa straordinaria donazione a Villa San Francesco conferma la sua vicinanza a ragazzi e agli educatori.

Enrico Gaz ha deciso che fosse necessario rispondere alla chiamata di Calabrò: «Vogliamo creare una rete sociale che metta in connessione i molti che sostengono le esperienze di solidarietà legate a Villa San Francesco. Un passo in più e diverso rispetto all’associazione di volontariato “Cesare Piazzetta” che raccoglie gli operatori attivi. Un’associazione di promozione sociale in cui troveranno ospitalità i tanti che supportano a distanza, che simpatizzano a casa, che frequentano e partecipano quando possono. Abbiamo pensato a un comitato promotore, che sorto in maniera spontanea è già all’opera, a una prima raccolta fondi, alla preparazione di quanto serve per la costituzione dell’associazione e per il suo riconoscimento regionale. Chi lo desidera può segnalare il proprio interesse a partecipare e donare, magari facendo un’offerta per una delle opere del maestro Calabrò».

Sarà un po’ come dipingere con Vico dando una pennellata di aiuto ai bisogni della comunità. Il motto “Dalla clausura alla libertà solidale” ben rappresenta le modalità e le finalità dell’iniziativa. —



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