Cai, salta il corso di scialpinismo per motivi di sicurezza

BELLUNO Salta il corso di sci alpinismo del Cai di Longarone. «Per la prima volta nella storia del Club longaronese dobbiamo scrivere una pagina grigia, ma continuare il corso era impossibile vista...

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Salta il corso di sci alpinismo del Cai di Longarone. «Per la prima volta nella storia del Club longaronese dobbiamo scrivere una pagina grigia, ma continuare il corso era impossibile vista la protesta di parte degli istruttori nel seguire le regole imposte al Club per la sicurezza», precisa con dispiacere il presidente Giacomo Cesca.

I corsi erano iniziati il 19 gennaio scorso e avrebbero dovuto concludersi a marzo. Già una trentina erano gli iscritti di cui molti avevano acquistato la costosa attrezzatura per cimentarsi con questo sport : molti avevano fatto un investimento comperando interamente tutti gli strumenti necessari per affrontare la disciplina, mentre altri avevano noleggiato l’equipaggiamento. C’era stata già una prima uscita sulla neve. Ma l’altro ieri l’annuncio dell’interruzione del corso da parte del presidente Cesca è scesa come una doccia fredda sui corsisti che avevano investito oltre che denaro anche tempo per poter conciliare lavoro e passione per la montagna. E i malumori dopo questa notizia sono stati molti. Sotto la lente è finita la serietà del Cai «da cui mai ci saremmo attesi un comportamento del genere, cioè l’interruzione del corso appena iniziato senza evidenti motivi, se non delle controversie interne. E il problema è che non è possibile passare ai corsi di Belluno perchè le iscrizioni sono già state chiuse. Quindi perdiamo un anno. Se almeno ci facessero sapere come poter recuperare l’attestato e quindi non buttare alle ortiche questo tempo perduto», dicono alcuni corsisti.

Con dispiacere Cesca però sottolinea che «per chi riuscirà a trovare un altro corso tra Belluno e Feltre lo potrà fare, altrimenti si dovrà attendere il prossimo anno. Per quanto riguarda le spese sostenute dai corsisti di noleggio, siamo pronti a rimborsare». E poi aggiunge: «Anche l’anno scorso abbiamo rischiato di far saltare il corso, perché alcuni istruttori dimostrano insofferenza nei confronti della nuova norma che prevede anche per le associazioni degli obblighi sulla sicurezza. E se nel 2010 siamo riusciti a sedare questi malumori, ora la protesta è iniziata subito, così il consiglio direttivo all’unanimità ha deciso di bloccare il corso. Ci dispiace e siamo consapevoli che non è una bella immagine del Cai, ma non potevamo non garantire la sicurezza agli iscritti».

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