Cade in un crepaccio e muore
La vittima è l’imprenditore bellunese Pieralberto Za

CITTA’ DEL CAPO (Sud Africa)
. Una passeggiata in montagna per vedere la neve (un evento in Sudafrica) si è trasformata in tragedia. Pieralberto Za, 38 anni di Belluno, figlio di Alberto, imprenditore molto conosciuto in città, è morto sabato cadendo in un dirupo, durante un’escursione con un amico. Za viveva da 11 anni a Città del Capo, insieme alla moglie Federica e ai tre figli. Za si era trasferito nel 1998 nella metropoli sudafricana, con la moglie Federica Santini e insieme gestivano un paio di showroom di arredamento e design italiano (“Soluzioni”) sulle vie principali della città e un’impresa di costruzioni (“Linea”).
Pieralberto, architetto, aveva scelto il Sud Africa dopo esserci stato due volte in missione con l’associazione Industriali di Belluno, di cui faceva parte dall’età di 18 anni. Partito con Federica, Za non aveva tardato a farsi un nome. Inserito nella comunità italiana, era vicepresidente della Camera di commercio italo-sudafricana di Città del Capo e contribuiva all’attività dei missionari Scalabriniani, per cui aveva curato la ristrutturazione del palazzo che ospita l’ente camerale e a varie iniziative a favore dei rifugiati e dei migranti in generale. Inoltre, aveva curato il progetto della cripta della chiesa di Holy Cross. Nel febbraio 2006 aveva organizzato, anche, il soggiorno della delegazione della Regione capitanata dall’assessore De Bona.
Nei giorni precedenti alla sua scomparsa, nell’area della capitale era scesa la neve e Pieralberto, provetto sciatore formatosi sulle Dolomiti bellunesi, aveva deciso con un amico di andarla a vedere. Si era recato a Ceres, a un’ora e mezza da Città del Capo. Ad un tratto (sembra mentre stavano scattando delle foto), la neve ha ceduto sotto di lui scoprendo una lastra di ghiaccio. E mentre l’amico è riuscito a trovare un appiglio e a salvarsi, Pieralberto è precipitato finendo in un crepaccio. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il corpo è stato poi portato a Città del Capo.
Ad avvisare la moglie Federica, da qualche giorno tornata a Belluno assieme ai tre figli (Luca 8 anni, Mila 5, e Marco un anno e mezzo) per passare le vacanze, in attesa di essere raggiunta dal marito, è stata la console italiana Emanuela Curnis, amica della famiglia. Immediata la partenza dei famiiari per il Sudafrica, dove dovranno decidere se lasciare lì o portare in Italia la salma. Pieralberto Za lascia, oltre alla moglie e ai tre figlioletti, il padre Alberto, la mamma Bianca e la sorella Anna.
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