Caccia al radon nelle case con il Comune e l’Arpav

PONTE NELLE ALPI. Il Comune di Ponte nelle Alpi e l’Arpav di Belluno hanno stabilito una convenzione per dare modo ai privati di monitorare l’eventuale presenza e il livello di gas radon nelle proprie abitazioni. L’iniziativa, condotta dall’assessore all’ambiente Ezio Orzes e dal consigliere comunale Monica Camuffo, prevede a breve alcuni incontri informativi pubblici a cui interverranno i tecnici dell’Arpav di Belluno per spiegare l’iniziativa ai cittadini.
«Qualche anno fa in relazione al progetto avviato dalla Provincia sono state monitorate le scuole del nostro Comune e qualcuna aveva evidenziato valori di radon superiori alla norma», spiega Orzes, «quindi in seguito agli interventi di aerazione e ventilazione forzata eseguiti a livello delle fondamenta le successive verifiche hanno fornito dei buoni risultati. Ora intendiamo estendere il monitoraggio anche ai privati attraverso questo progetto con il dipartimento provinciale dell'Arpav, che consentirà ai cittadini di monitorare la loro casa a un costo contenuto e conseguentemente di stendere una mappatura che offra un quadro più definito della situazione del nostro Comune riguardo ad un fenomeno ancora poco conosciuto».
A questo scopo, ai cittadini che ne faranno richiesta verrà fornito uno strumento di rilevazione del gas naturale radioattivo (chiamato Elettrete) da installare nei piani bassi della loro abitazione. In seguito, il responso delle analisi sulla quantità di radon rilevata nel corso di un anno, verrà consegnato al proprietario o all’affittuario. Il costo per il cittadino è di 51,55 euro più Iva per ogni singola attività di misurazione. Altri 75,05 euro più Iva sono previsti per ogni ora di sopralluogo, qualora l’interessato richiedesse, in aggiunta, un intervento di supporto nell’esecuzione delle operazioni presso l’edificio. Il corrispettivo per la prestazione di misurazione dovrà essere versato direttamente dal richiedente all’Arpav prima del ritiro e dell’installazione dello strumento.
La Regione e Arpav, già negli anni scorsi, avevano avviato una campagna di sensibilizzazione riguardo la presenza di questo elemento (soprattutto nelle zone di montagna del Veneto), legata alla conformazione geologica del terreno, spiegando che il radon è un elemento chimico che deriva dal decadimento del radio e che si presenta sotto forma di gas incolore e inodore. In natura si trova nel suolo e viene rilasciato nell’aria. Può accumularsi nelle abitazioni (specie nei locali ai piani più bassi). È un elemento radioattivo e può avere delle conseguenze sanitarie più o meno importanti, a seconda delle condizioni e delle situazioni.
Ezio Franceschini
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