Bortolini riposerà al cimitero di Agordo ma nessun funerale

AGORDO. Nessun funerale. Nessuna cerimonia, pubblica o privata. Religiosa o laica. Francesco Bortolini se n’è andato senza fare rumore, nella sua casa di La Valle e con la stessa sobrietà le ceneri...

AGORDO. Nessun funerale. Nessuna cerimonia, pubblica o privata. Religiosa o laica. Francesco Bortolini se n’è andato senza fare rumore, nella sua casa di La Valle e con la stessa sobrietà le ceneri riposeranno nel cimitero di Agordo. Il 73enne regista, autore e pittore aveva lasciato queste disposizioni ai familiari, che naturalmente le stanno rispettando. Può darsi che, tra qualche tempo, venga organizzato un ricordo, per fare in modo che i tanti amici in giro per il mondo (non è un’esagerazione) possano dargli un saluto, ma per il momento c’è soltanto un inconsolabile silenzio.

Bortolini era tornato a casa, dopo aver lavorato a lungo a Roma, prima nel cinema come aiuto regista di Rossellini e poi in televisione per 35 anni, alla Rai nel ruolo di autore di programmi e documentari, nel caso di «Dove sono i Pirenei? anche in quello di conduttore insieme a Rosanna Cancellieri. Ma nella suia vita ha fatto anche l’insegnante di materie letterarie e il pittore. Tornato in provincia, dopo la pensione aveva aperto una galleria d’arte a Belluno, in via Garibaldi, perché appassionato sia di pittura che di scultura.

Tra le sue collaborazioni più importanti, quella con l’autore e attore feltrino Roberto Faoro, soprattutto per la realizzasione dello spettacolo teatrale “Ho giocato a carte con l’assassino” sui delitti di Alleghe, secondo lo scrittore Sergio Saviane. Un evento, che è diventato anche un dvd registrato al teatro della Sena di Feltre.

Colpito da una grave malattia, Bortolini si è ritirato a La Valle, dove è morto. Nelle sue ultime volontà, la richiesta di non organizzare niente. Ormai è successo tutto. (g.s.)

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