Borghi della Schiara: le prime notti dell’ospitalità diffusa

BELLUNO. Colazione da Case Bortot. L’ospitalità diffusa è appena nata, nei Borghi della Schiara e i primi ospiti stanno cominciando a popolare gli alloggi, che fanno capo alla struttura, principale di via Pra de Luni 60. I numeri più immediati sono quelli della pagina Facebook. Aggiornati a ieri, i “mi piace” erano 1099, 918 ne parlavano e una persona c’era stata. Gli amici sono 32, ma c’è più di qualche persona coinvolta nell’operazione e questo è l’unico numero a non fare troppo testo. Non rimane che prenotare e godersi lo spettacolo dell’alta valle dell’Ardo e delle crode allegate, dedicandosi non solo ad ammirare le bellezze, ma magari provare la palestra di roccia: «I primi clienti sono arrivati e siamo soltanto all’inizio», osserva l’assessore al Turismo, Valerio Tabacchi, «l’iniziativa è stata presentata solo nello scorso fine settimana e siamo sicuri che avrà un buon successo, perché la natura è sempre meravigliosa e le tariffe sono molto convenienti».
La formula del bed and breakfast è a buon mercato, per davvero. Basta consultare il sito www.iborghdellaschiara.it, per accorgersi che una notte costa 27 euro a persona in una camera doppia, mentre per due pernottamenti, nel corso del fine settimana si arriva a 50. Una settimana ne costa 165. Il pranzo o la cena, in un locale convenzionato vale 15 euro e si può avere un posto in un singola con aggiungendo una banconota da 10: «Si tratta di prezzi popolari e bisogna considerare che non si tratta di sistemazioni alberghiere, ma di strutture che sono delle vere e proprie abitazioni. Ci aspettiamo un buon successo per questo progetto, che ci permette di entrare nel tragitto della Venezia - Monaco. Capitava che gli escursionisti si fermassero al massimo un giorno a Belluno, prima di riprendere la loro marcia, mentre grazie all’ospitalità diffusa potranno trattenersi di più e spendendo una cifra accessibile».
E pochi giorni dopo la presentazione c’è già qualcun altro che vorrebbe aderire: «Abbiamo una famiglia, che ci ha chiesto di entrare nel circuito degli alloggi e questo significa che ne ha capito le grandi potenzialità. Ne riparleremo sicuramente, anche in vista della prossima stagione, che dovrà dirci se possiamo migliorare un’offerta già molto buona».
Gigi Sosso
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