«Bocciati Dup e bilancio: tante criticità»

PONTE NELLE ALPI
Nuova stroncatura della minoranza sulla programmazione amministrativa. Il gruppo “X Ponte” ha votato contro Dup e bilancio di previsione ponendo l’accento su alcune criticità, plaudendo ad alcuni interventi ma criticando una mancanza di visione.
«Siamo contenti di alcune scelte», dice il consigliere Sindy Bindella, lamentando il poco tempo a disposizione per consultare i documenti, «bene il cambio di idea sul progetto di finanziamento per l’illuminazione pubblica che aveva vincoli troppo esosi, sperando che si possano installare anche nuovi punti luce come chiesto a gran voce dai cittadini. Ottimo anche l’indirizzo di avviare un potenziamento informatico degli uffici e delle scuole e un sistema di monitoraggio contabile. Ci piacerebbe arrivare anche ad un’anagrafe digitale. C’è poco però sulle opere pubbliche con scarsi progetti concreti nero su bianco, ovvero PalaMares e sistemazioni stradali, tra l’altro fatte con risorse varie provenienti da altri enti».
Più duro il consigliere Angelo Levis: «Siamo di fronte ad un nuovo libro dei sogni con continui rinvii delle opere pubbliche, una su tutte il teatro di Paiane il cui fine lavori era fissato a dicembre ma non è stato rispettato; per non parlare dei problemi eterni come il parcheggio pubblico e lo stabile a La Secca. Ci sono nuovi mutui quando era stato promesso di non aprirne: evidentemente mancano i soldi. Inoltre, il personale di vertice degli uffici è impiegato a tempo parziale e spesso in convenzione con altri enti: pensiamo che un Comune come il nostro meriti personale dirigenziale a tempo pieno».
«Non siamo quindi soddisfatti della programmazione che non risolve alcune annose criticità», conclude il capogruppo Enrico Collarin, «non c’è una visione futura per un Comune importante come il nostro che è ingessato dalle spese per sanare la Ponte Servizi con oltre due milioni messi per ripianare i debiti, risorse dei cittadini tolte ad altro. Si continuano a fare scelte sbagliate. Poche sono le reali opere pubbliche. Non c’è una rinascita». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi