Bloccata l’auto dei veterinari: prosciolti

LONGARONE. Bloccata l’auto dei veterinari: quattro imputati si erano visti contestare la violenza privata ai danni di due professionisti. Ma in realtà il reato non c’era, in quanto il parcheggio era...

LONGARONE. Bloccata l’auto dei veterinari: quattro imputati si erano visti contestare la violenza privata ai danni di due professionisti. Ma in realtà il reato non c’era, in quanto il parcheggio era stato fatto come tante altre volte. Di conseguenza Renato Sacchet, Carolina Olivier, Massimo De Bona e Marika Sacchet hanno ottenuto una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste: l’esito che avevano chiesto gli avvocati difensori di fiducia Mauro Gasperin e Monica Barzon.

Il 21 aprile di cinque anni fa una famiglia longaronese (padre, madre, figlia e genero) avrebbe parcheggiato la propria autovettura, secondo l’accusa in maniera da limitare la libertà di movimento dei due professionisti, che non sono riusciti a muoversi dalla loro posizione. Dovevano andare a fare il loro mestiere, nella circostanza specifica curare un animale domestico che aveva bisogno del loro intervento. L’appuntamento con chi aveva chiesto le loro cure è inesorabilmente saltato e i veterinari sono andati a denunciare il fatto.

Dalla caserma dei carabinieri, si è passati a un’aula di tribunale, dove si è discusso di violenza privata. Nel corso dell’istruttoria del processo, è emerso che gli imputati avevano tutto il diritto di posteggiare, in una strada comunale senza spazi delimitati e non avevano ostacolato volontariamente i due denuncianti. La difesa, che già si era lamentata del fatto che a processo erano stati portati in quattro e non solo il proprietario e conducente dell’autovettura, ha avuto buon gioco nel chiedere l’assoluzione di tutti e nell’ottenerla.

I due medici si erano costituiti parte civile con l’avvocato Maraviglia, ma non hanno potuto ricevere alcun risarcimento danni, vista la sentenza pronunciata dal giudice. (g.s.)

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