Black out di Vaia La Coop minaccia la class action e l’Enel rimborsa
SAN NICOLò. Un altro successo per la Cooperativa di comunità “Alberi di Mango”. I rimborsi Enel per il black-out causato dalla tempesta Vaia stanno arrivando anche per chi, in un primo momento, era stato escluso. «Anche noi» spiega il vice sindaco Cornelio De Bolfo, che è anche fra i fondatori della cooperativa «abbiamo subìto a fine ottobre il black-out però, mentre in altri paesi sono cominciasti ad arrivare i rimborsi, da noi tutto taceva. Strano perché i regolamenti di Enel prevedono il rimborso. Abbiamo atteso, abbiamo visto che ad esempio a S.Stefano e a S.Pietro erano arrivati, poi abbiamo chiamato il numero verde per chiedere spiegazioni».
Cosa vi hanno risposto? «Che a S.Nicolò non c’era stata un’interruzione continuativa superiore alle 12 ore e che non avevamo diritto ad alcun rimborso. Alcuni cittadini avevano fatto richiesta scritta di rimborso ed erano arrivare risposte, sempre scritte, da Enel distribuzione che dicevano che non avevamo diritto ad alcunché».
Cosa avete fatto allora? «Ho chiesto in giro, e poi mi sono rivolto ad un legale, con l’idea di fare una class action; ed il legale mi ha detto che per procedere su questa strada era necessario avere in mano le risposte scritte. Le abbiamo raccolte ed abbiamo anche distribuito un modulo da compilare con i dati: utenza, indirizzo, numero Pod, etc. Qualcuno le ha mandate per fax, qualcuno per raccomandata, tutte alla sede operativa Enel di Nebbiù. Allora il responsabile Oreste Frescura mi ha rintracciato e mi ha convocato ai primi di luglio. Io mi sono presentato con in mano le carte di tutti i cittadini che si erano mossi».
Risposta? «È stato molto gentile Frescura, che ringrazio. Ha capito che ci doveva essere un errore nel loro sistema di rilevazione, perché era ovvio che il black-out c’era stato anche da noi, e si è mosso per farci dare i rimborsi dovuti da parte dei diversi gestori». Ora «I primi rimborsi sono arrivati e siamo soddisfatti, perché siamo riusciti c far valere i nostri diritti. È la conferma che bisogna muoversi insieme e che la coop è uno strumento utile».
La coop “Alberi di mango” è stata costituita a marzo con sede a S.Nicolò, e nasce dalla necessità di dare risposte concrete alle esigenze della gente che vive in montagna, soprattutto alle persone deboli come gli anziani. Opera a Danta e S. Nicolò, è nata da un gruppo di persone riunite insieme al parroco Don Fabio Fiori e prende spunto da esempi già realizzati in Italia per far rinascere e rivivere piccole realtà che altrimenti sarebbero sparite. Una delle prime realizzazioni, la riapertura del negozio-ristorante Dolomiti a Costa, che necessitava di un luogo dove trovare generi alimentari e un punto di aggregazione. —
Stefano Vietina
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