Birra Dolomiti, un super 2018 fa da traino al brand Pedavena

Birra Dolomiti sempre più prodotto simbolo per la Fabbrica di Birra Pedavena. Una crescita a doppia cifra nel 2018 che conferma il gradimento tra i consumatori della birra prodotta utilizzando una filiera che sfrutta l’orzo delle Dolomiti acquistato grazie all’accordo con la Cooperativa La Fiorita di Cesiomaggiore che lo coltiva nei comuni di Santa Giustina, Sedico, Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Lentiai e Pedavena. E così anche la Nuova Dolomiti, prodotta esclusivamente in vista della Festa dell’Orzo in programma da venerdì 5 a domenica 7 luglio in Birreria rappresenta la volontà di proporre al pubblico che in quei giorni sarà alla festa _ ma la Nuova Dolomiti è già disponibile alla spina della Birreria _ un prodotto creato appositamente dal mastro birraio Dario Martinuzzo, che prosegue nel solco della tradizione l’attività della fabbrica.
È TORNATA LA LATTINA
Assieme alla Dolomiti Rondinella, prodotta nel periodo primaverile e andata completamente esaurita, Birra Pedavena ha vissuto anche un momento significativo sul piano dell’immagine con la riproposizione, dopo tanti anni, della classica lattina da 33 centilitri, che torna così sugli scaffali dei supermercati a disposizione dei consumatori: «Si tratta di una scelta di mercato in linea con il cambio di immagine della lattina, che ha riguadagnato terreno e considerazione nei confronti del consumatore», spiega il mastro birraio Martinuzzo. «Il prodotto è altrettanto valido sia in bottiglia sia in lattina. La scelta la lasciamo al pubblico». In primavera è stata lanciata anche la Pedavena ambrata, una birra dai sentori di liquirizia ma dalla gradazione non eccessiva.
LOOK RINNOVATO
Tutti i formati e le tipologie di Pedavena hanno subito un rinnovamento di immagine riprendendo lo storico colore verde che da sempre contraddistingue il marchio impreziosendolo con elementi in oro che raccontano di materie prime (come il luppolo in fiore), di storia (dal 1897) e di cultura legata al mondo della birra (su tutti i collarini delle bottiglie c’è il simbolo dei Birrai e Maltatori a memoria della scuola che aveva sede a Feltre).Una rinfrescata all’immagine che serve a caratterizzare sempre più e meglio i prodotti della fabbrica.
LA NUOVA DOLOMITI
È stata creata per la Festa dell’orzo: «Abbiamo puntato molto al corpo del prodotto per esaltare l’apporto garantito dal malto delle Dolomiti», aggiunge ancora Martinuzzo. «Ha un colore bronzo chiaro e sono stati scelti dei luppoli particolari. La gradazione alcolica è moderata ed è fresca e beverina, quindi adatta all’estate. I primi riscontri sono molto positivi».
VERSO LA FESTA
Il video realizzato per pubblicizzare sui social la Festa dell’orzo sta andando forte: «Abbiamo voluto sottolineare come la nostra sia una Fabbrica-Paese», afferma la marketing manager Francesca Ruffini, «strettamente intrecciata con la popolazione e per questo abbiamo scelto persone che recitano loro stesse come la giornalaia, il pizzaiolo e il prete. Sono rimasta davvero colpita dalla disponibilità di queste persone, quasi venti in totale, e dal senso di realtà e rispetto che hanno mostrato verso il nostro storico birrificio. Il successo di questa campagna è, prima che in termini di visualizzazioni, proprio nell’essere riusciti a parlare con la voce delle persone del luogo».
TRE GIORNATE PIENE
Il pomeriggio di venerdì 5 l’apertura. Fulcro della festa sarà il parco della Birreria, con lo street food che nei giorni della festa va ad ampliare l’offerta gastronomica del locale, degustazioni di birra su prenotazione a tre euro accompagnati dal mastro birraio, il concerto con ingresso gratuito di Giusy Ferreri del sabato sera più altri gruppi che animeranno i dopo cena. Domenica pomeriggio il corteo dei trattori con la rievocazione storica della consegna dell’orzo alla Fabbrica di Pedavena e l’apertura della botte con la Birra Dolomiti.
il commento
L’amministratore delegato Eliano Verado osserva: «La festa dell’orzo è, per noi, un momento importante perché avvicina la nostra fabbrica alla gente del posto. Per noi questo evento è fondamentale perché ci ricorda da dove veniamo, quali sono le nostre radici e, di conseguenza, ci invita a mantenere vive le tradizioni del territorio rileggendole ogni anno in modo diverso. La nostra modernità sta nel coniugare tradizioni e innovazione trasferendo questo composto alchemico nella qualità dei nostri prodotti». —
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