Bike sharing, via al servizio che unisce l’intero Cadore

AURONZO
Il servizio di bike sharing che collega il Cadore, dalle Tre Cime a Perarolo, ora è realtà. Inaugurato nel pomeriggio di ieri ad Auronzo alla presenza di numerose autorità, il bike sharing sarà uno dei nuovi fiori all’occhiello del turismo dell’area. Un progetto unitario che ha visto la condivisione di fondi e risorse al fine di costruire insieme una nuova prospettiva per la zona, all’insegna della mobilità ecosostenibile e del contatto con la natura, sviluppando sempre di più il settore del ciclo turismo anche in montagna.
Tra i primi a credere al progetto la Regione del Veneto rappresentata in Val d’Ansiei da Gianpaolo Bottacin.
«Abbiamo inaugurato uno dei 70 progetti che ho personalmente inserito nel piano approvato in consiglio regionale. Stiamo parlando di una misura importante che coinvolge una decina di Comuni della Provincia di Belluno», ha sottolineato l’assessore di Palazzo Balbi, «ben l’80% dei finanziamenti regionali in materia di bike sharing sono finiti in Cadore per questo progetto in cui crediamo molto, finalizzato a salvaguardare l’ambiente e a sviluppare il turismo. Vorrei ricordare», ha concluso Bottacin, «che in questa legislatura abbiamo speso più di un miliardo di euro a favore di una serie di misure a favore dell’ambiente, tra cui compare anche il bike sharing. Oggi è un momento di festa e sono orgoglioso di dare il via a questo servizio che può portare linfa vitale al territorio».
Le stazioni del bike sharing sono in tutto 15 suddivise nei Comuni di Auronzo, Lorenzago, Lozzo, Domegge, Calalzo, Pieve e Perarolo. Le biciclette a disposizione sono 73. Di queste 53 sono elettriche e potranno essere ricaricate nelle varie colonnine, alle quali si aggiungono 20 mtb a forza muscolare. Il progetto è stato cofinanziato da un bando regionale e dai fondi dei Comuni di confine oltre che dai singoli Enti e in particolare dall’Um Centro Cadore che ha avuto un ruolo fondamentale.
«Abbiamo sempre creduto in questo progetto», ha dichiarato Pier Luigi Svaluto Ferro, presidente Um e sindaco di Perarolo, «abbiamo visto che unendo le forze si ottengono dei buoni risultati. Quando saranno completate le ciclabili che uniscono i vari paesi avremo raggiunto un grande traguardo».
Proprio il completamento delle ciclabili con l’unione degli attuali percorsi, come ad esempio da Auronzo al Centro Cadore e da Misurina a Carbonin, è un obbiettivo in programma e che sarà raggiunto a breve termine. Un traguardo fortemente auspicato anche dalla padrona di casa, il sindaco Tatiana Pais Becher, che, dopo i ringraziamenti, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio del nuovo servizio.
«Un progetto particolare», commenta, «in quanto unisce un’area molto vasta e di montagna. Una cosa diversa dalle città e per questo ancora più incredibile. L’unione fa la forza e lavorando in questo modo possiamo puntare a rilanciare sempre di più la nostra bellissima area».
A sottolineare il carattere unitario di questo progetto anche il presidente della Provincia, Roberto Padrin, e il senatore bellunese della Lega Paolo Saviane. Dopo il taglio del nastro e i discorsi di rito davanti al municipio, il pomeriggio si è concluso con il trasferimento in bus a Misurina e con la discesa in bici per il ritorno in paese. —
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