Benusiglio: «La droga un errore senza fine»

CORTINA. Giorgia Benusiglio è arrivata a Cortina a raccontare la sua storia, la storia di una ragazza che a 17 anni ha assunto mezza pasticca di ecstasy e che, grazie ad un trapianto di fegato, è stata miracolosamente salvata. Da quel giorno ha deciso di trasformare la sua esperienza in una lezione di vita, informando e parlando ai ragazzi dei rischi legati all’assunzione di droghe.

Ieri a Cortina ha incontrato al mattino gli studenti del Polo Valboite, e nel pomeriggio la cittadinanza. L’iniziativa è partita dal dirigente scolastico Mario Baldasso e dal Soroptimist di Cortina, che già il il 25 marzo aveva portato in anteprima la proiezione all’Eden del film “La mia seconda volta”, la storia di Giorgia Benusiglio, ora raccontata anche in un libro dal titolo “Io non smetto”.

Giorgia ha raccontato la sua esperienza: l’assunzione di mezza pastica di ecstasy le ha mandato subito il fegato in necrosi, e un trapianto in extremis l’ha salvata; ma da allora la sua vita è cambiata per sempre.

«Quello per me è stato un errore irrecuperabile», ha spiegato, «la mia vita ora non è più quella di prima. Non ho più la libertà: sono legata tutte le mattine all’assunzione di farmaci per evitare il rigetto, che però abbassano i globuli bianchi; e la possibilità di contrarre ulteriori malattie aumenta. Quando subisci un trapianto diventi un paziente a vita. E allora le cicatrici interne, più dolorose, si aggiungono alle ferite sul corpo».

I primi cinque anni della sua nuova vita Giorgia li ha trascorsi quasi sempre in casa, per la paura di ammalarsi; ma poi ha deciso che «la vita va vissuta momento per momento, per darle un senso. Ho capito che la vita non è quella che sarà, ma quella che facciamo oggi. Così ho deciso di svolgere un’attività di prevenzione raccontandomi nelle scuole, affinché il mio errore possa evitare quello di qualcun altro, per dare ai giovani quella giusta informazione che io non ho avuto».

La testimonianza ha toccato tutti i presenti in sala, così come i ragazzi al mattino. «L’incontro con i ragazzi è stato emozionante. Sono rimasti tutti molto attenti, interessati, nessuno stava al cellulare, erano concentrati», ha detto Paola Coletti, assessore alle Politiche Giovanili del Comune, «e l’Amministrazione ha intenzione di sostenere altri incontri su questi temi, rivolti sia ai figli e sia ai genitori». Elisabetta Fontana, presidente delle Soroptimist, ha aggiunto: «Come insegnante, so quanto è importante educare i ragazzi al confronto». —

Marina Menardi

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