Belluno: pannelli solari sugli impianti sportivi
Il Comune azzererà le pesanti bollette elettriche di piscina e Spes Arena

Ecco come sarà l’area degli impianti sportivi con i nuovi pannelli solari
BELLUNO. Saranno due grossi impianti fotovoltaici a fornire l'energia al funzionamento della piscina e della Spes Arena. Lo ha deciso il consiglio, che ha approvato il progetto presentato dalla "Sportivamente Belluno" per produrre energia dal sole, puntando sulle rinnovabili per ridurre la spesa. «Si tratta di un'opportunità interessante, sia per il Comune che per la società che gestisce gli impianti», spiega l'assessore Michele Carbogno. «Un abbattimento sui costi energetici, che in queste strutture incidono in maniera terribile, ma anche la possibilità di introitare denaro grazie ai ricavi della vendita del surplus energetico prodotto». Sia la Spes Arena che la piscina, infatti, hanno costi molti elevati per quanto riguarda l'energia elettrica. Il progetto della "Sportivamente Belluno" prevede che l'impianto più consistente sia realizzato sul tetto della Spes, dove si installeranno pannelli fotovoltaici su una superficie di 3440 metri quadri. Sul tetto della piscina verranno coperti dai moduli fotovoltaici circa 885 metri quadri. Dimensioni notevoli, quindi, per gli impianti che sfrutteranno i raggi del sole per generare energia, ma che garantiranno alle due strutture un notevole abbattimento dei costi (si pensa di arrivare ad azzerare la bolletta energetica) e un guadagno grazie all'energia prodotta. «E' una buona idea, e prova ne è il fatto che in commissione è passata in maniera unanime e anche in consiglio non ci sono stati voti contrari», continua Carbogno. «Questa è un'occasione da prendere al volo, sia perché già prevista nel progetto del "Nuovo polo del nuoto e dei tuffi" sia perché i ricavi potranno essere reinvestiti per il completamento della seconda parte dei lavori della struttura». Se infatti il Comune ha risanato l'impiantistica e il tetto dell'impianto circa un anno fa, c'è ancora un secondo stralcio di lavori da mettere in pratica. «Dobbiamo rifare il castello dei tuffi», afferma Carbogno, «e inoltre vogliamo risanare gli spogliatoi e l'area accoglienza». L'intervento più consistente è l'aumento della volumetria dell'impianto, che sarà allargato nella sua parte posteriore per creare un'infermeria, una piccola palestra e delle strutture di servizio. Da parte c'è già un contributo regionale, ora il Comune si dovrà attivare per reperire i fondi necessari a cofinanziare l'intervento. «Lo faremo quest'anno, al massimo nel 2012», promette Carbogno.
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