Belluno, l’elettrificazione dei treni viaggia con un anno di ritardo

Pendolari in pullman fino a settembre. Ancora disagi sulla tratta Ponte nelle Alpi -Conegliano,  D’Incà ha chiamato Rfi: «Tutto pronto a marzo del 2021»

BELLUNO. Entro l’anno i bellunesi potranno prendere il treno elettrico da Montebelluna verso Padova o Vicenza, o ancora Bassano. Se tutto andrà bene, a marzo 2021, potranno fare altrettanto quelli che viaggiano fra Belluno, Ponte, Vittorio, Conegliano e Venezia. Parola di Ministro. «Mi sono interfacciato con le Ferrovie dello Stato e ho avuto conferma», ci ha detto l’on. Federico D’Incà, «che l'intera tratta Conegliano-Belluno sarà completata entro marzo 2021. Questo ritardo è causato dall’interruzione dei cantieri tra marzo e aprile. I cantieri sono ripartiti a maggio con l’applicazione di tutte le norme di adeguamento. Pertanto i lavori sono ripresi e subiranno un ritardo di soli tre mesi».

Per la verità, si tratta di nove mesi di ritardo rispetto al primo cronoprogramma che fissava la data tanto attesa nel prossimo 14 giugno per il primo collegamento diretto Belluno-Venezia non più con il diesel, ma con l’elettrico. In un secondo tempo, si è spiegato che questa data valeva solo per la tratta Vittorio Veneto-Venezia. Successivamente si è precisato che si sarebbe andati a metà dicembre, per far “decollare” i nuovi convogli con l’avvio dell’orario invernale. È arrivato il fermo-covid e al ministro Rfi e Trenitalia hanno assicurato che tutto sarà pronto per l’inizio della primavera. «Entro la fine del 2020», confermano da Rfi, «saranno ultimati i cantieri per la linea, contestualmente sarà avviato l’iter per l’attivazione, che presumibilmente avverrà entro il primo quadrimestre del 2021».

Pendolari preoccupati

Nel frattempo che cosa accadrà ai pendolari? Il trasporto sostitutivo su pullman, dicono dalle Ferrovie, continuerà fino all’inizio del nuovo anno scolastico, a settembre. Ma, date le premesse, molti temono che possa andare avanti fino all’orario invernale. Si diceva dei pendolari: «Il disagio dei pendolari diventa ogni giorno più insopportabile», dichiara Marco Dus, che lavora a Belluno, provenendo da Vittorio Veneto. «Viaggiare di questi tempi in pullman è problematico e già tanti preferiscono usare la propria auto. Perché i sindaci non convocano un tavolo per fare chiarezza sul cronoprogramma?».

«Arriviamoa Calalzo»

Per la tratta Conegliano-Vittorio Veneto-Belluno sono stati investiti 100 milioni di euro. «Il problema non sono i 3 o 4 mesi di ritardo, a causa del Covid, per la linea Belluno-Conegliano», commenta l’on. Roger De Menech (Pd). «La vera sfida è di completare la linea Conegliano-Ponte-Calalzo, recuperando qualche centinaio di milioni di euro, perché numerosi sono i tratti in galleria che vanno abbassati per far passare la linea elettrica, con costi che immaginiamo essere molto elevati».

La tratta per Padova

I bellunesi, intanto, si possono accontentare dell’opportunità che si materializzerà entro la fine dell’anno di potersi accomodare su treni elettrici nella tratta Montebelluna-Castelfranco. Su questa linea, infatti, il cantiere si è concluso ed è stato avviato con l’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie l’iter per la messa in servizio. «L’attivazione di questa linea ferroviaria è prevista per il secondo semestre del 2020», assicura una nota di Rfi. Manca il “tronco” Belluno-Feltre-Montebelluna, per il quale sono previsti finanziamenti per 200 milioni di euro. In questo caso, però, il cantiere non finirà prima del 2023.

Stazione di Ponte nelle Alpi

Accelerano i lavori di riqualificazione della stazione di Ponte. Tinteggiate le pareti dell’atrio e la sala d'attesa. La pensilina tra il secondo e il terzo binario oggi non c'è più. La società Rfi interverrà anche con marciapiedi alti, sottopasso adeguato e nuova pensilina. 

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