Belluno gemellata a Bend

BELLUNO. «Picturesque Belluno, Italy, is Bend’s newest sister city». Era il 23 settembre quando “Community Life”, il bollettino di Bend, annunciava il gemellaggio con “la pittoresca Belluno”. In quei giorni una piccola delegazione dolomitica era in città per rinnovare un rapporto che ha molte ragioni di esistere, pur essendo nato dalla curiosità di un singolo giovane bellunese alla scoperta del mondo. Quel ragazzo è Marco Perale, giornalista ex vicesindaco, ormai diventato adulto ma ancora legato alla cittadina dell’Oregon che gli ha insegnato l’inglese.
Perale è appena tornato da una settimana nella cittadina statunitense trascorsa con un altro ex assessore, Angelo Paganin e insieme hanno creato le basi per un gemellaggio che vada oltre lo scambio culturale e diventi anche occasione di sviluppo, soprattutto dal punto di vista turistico. I due hanno consegnato agli americani un omaggio dell’amministrazione comunale bellunese e ieri sono stati a Palazzo Rosso a portare i doni ricevuti a Bend. Si tratta soprattutto di libri fotografici e materiale informativo di una località che appare davvero molto simile a Belluno.
Oggi Bend ha 80 mila abitanti, ma fino a una manciata di anni fa ne aveva la metà. Poi gli americani in fuga dalle metropoli caotiche della California hanno scoperto questa cittadina ai piedi delle montagne, i più ricchi si sono comprati un aereo (l’aeroporto ha un “parcheggio” con oltre 200 mezzi privati) e si sono trasferiti in cerca di una qualità della vita decisamente superiore alla media. Se non fosse che Belluno, al contrario, fatica a trattenere i suoi abitanti, le due città hanno molto da condividere, anche perché lì sono nati gli occhiali Oakley.
«Ci sono già stati diversi contatti negli anni passati», spiega Perale, «e nel 2009 i rispettivi sindaci hanno sottoscritto un atto di amicizia. Con questo nuovo viaggio il gemellaggio ha preso piede e abbiamo avuto moltissimi incontri. Oggi il mondo è vicino, ci si sposta rapidamente e possiamo allargare lo sguardo cercando di capire come operano realtà analoghe alla nostra». Gli incontri di Perale e Paganin hanno coperto tutti gli ambiti: le istituzioni, l’economia, il turismo, la scuola, la cultura, il volontariato e il no profit. «A Bend c’è molto interesse verso Belluno e il gemellaggio è un modo diverso e più profondo di accogliere le persone», spiega Paganin. Imparare l’inglese, fare un’esperienza di vita o solo una vacanza possono essere i motivi principali di uno scambio, ma è sul turismo che si punta l’attenzione e l’estate prossima arriveranno diversi americani a Belluno. L’idea è quella di creare un comitato stabile che si occupi di tener vivo il gemellaggio e di renderlo fruttuoso.
«Il consiglio comunale ringrazia i nostri ambasciatori», dice il presidente Francesco Rasera Berna, «e non vogliamo che questo percorso resti una parentesi. Nelle prossime settimane porteremo in consiglio l’argomento per i passaggi formali del gemellaggio». Il sindaco Jacopo Massaro parla di: «Grande opportunità di scambio economico e turistico. Il confronto con comunità simili alla nostra, ma totalmente diverse sarà positivo».
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