Belluno, auto mutuo aiuto per combattere l’ansia: il debutto della Lidap

BELLUNO. Ansia e attacchi di panico sono sempre più diffusi e due anni di pandemia non hanno fatto che moltiplicare questo disagio. Oltre al supporto da parte di professionisti, può essere prezioso confrontarsi con chi vive condizioni simili e magari ha già intrapreso un percorso.
Per questo motivo, negli anni ’90, a livello nazionale è nata la Lidap Odv (Lega italiana contro i disturbi d’ansia, agorafobia e da attacchi di panico) che ora arriva anche a Belluno, grazie all’impegno di Marco Carbone. «La Lidap», spiega il nuovo referente bellunese dell’associazione no profit, «offre in tutta Italia supporto e ascolto alle persone che soffrono di ansia e attacchi di panico». L’associazione ha un sito (www.lidap.it) dove si trova anche il collegamento al servizio “pronta emergenza” per chi ne avesse bisogno, con diversi numeri telefonici e orari in cui poter chiamare.
Ma tra le proposte c’è anche quella dei gruppi di auto mutuo aiuto, che Carbone sta organizzando a Belluno. «Il Comitato d’Intesa mi ha dato la disponibilità di usufruire di uno spazio nella sede di via Piave per i gruppi di auto mutuo aiuto e c’è un numero, il 3760044453 per contattarmi via WhatsApp».
Carbone si impegnerà come facilitatore all’interno dei gruppi, ma ha deciso di chiedere anche il supporto professionale di due psicologhe, Tiziana Lazzaretto e Giulia Micheluzzi. «C’è chi ha superato il problema e chi non ne è ancora uscito. Ci sono persone chiuse in casa da anni che non hanno nessuno con cui parlare. Purtroppo ansia e attacchi di panico non sono più rari, ma molti non lo sanno e trovano difficile confrontarsi. I gruppi puntano a dare ascolto e aiuto», prosegue Carbone. «Stiamo valutando se organizzare gli incontri on line in questo primo periodo, ma al Comitato d’Intesa c’è una sala molto ampia e conto che ci si possa incontrare presto anche in presenza».
L’approccio della Lidap è molto diffuso in altri Paesi, ma in Italia è ancora poco praticato e per Belluno rappresenta un’assoluta novità. Si tratta di un servizio assolutamente gratuito, basato sull’attività di volontariato, anche da parte delle due psicologhe che si sono rese disponibili con entusiasmo al progetto dei gruppi di auto mutuo aiuto, consapevoli che il fenomeno è sempre più diffuso.
«Le statistiche ufficiali dicono che una persona su tre soffre di attacchi di panico, ma quelle non ufficiali segnalano che il problema è ben più ampio e colpisce il 50-60 per cento della popolazione almeno per un periodo della vita», ricorda Marco Carbone. In alcuni casi alla base c’è un trauma scatenante, in altre si tratta di persone iper sensibili che si trovano in questa condizione per le loro particolari caratteristiche personali: «La paura della paura è un circolo vizioso dal quale è difficile uscire, ma insieme ci si può aiutare», conclude Carbone.i.a.
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