La rabbia dei Bellunesi nel Mondo: «La nostra rivista arriva prima in Brasile che a Belluno»
Il presidente Oscar De Bona segnala l’ennesimo disservizio con Poste Italiane: «Purtroppo molti nostri soci del territorio non verranno a conoscenza dell’iniziative che organizziamo»

La posta spedita da Belluno arriva prima in Brasile che in città. I Bellunesi nel Mondo segnalano ancora ritardi nella consegna della loro rivista, organo ufficiale dell’omonima associazione che riunisce i bellunesi emigrati e i loro discendenti. A denunciarlo è il presidente Oscar De Bona, con parole che lasciano poco spazio a interpretazioni: «Credo sia opportuno siglare un accordo con le Poste brasiliane o tedesche», dichiara con amara ironia dopo l’ennesimo disservizio registrato a livello locale.
Il numero di luglio della rivista non è ancora arrivato nelle case di molti soci residenti a Belluno e provincia, mentre è già stato regolarmente recapitato in Brasile e in Germania. «La rivista», precisa De Bona, «è stata consegnata a inizio luglio al centro di spedizione di Belluno. Non capisco quanto tempo possa servire per recapitarla in un raggio di otto chilometri».
A preoccupare l’associazione è soprattutto la perdita di informazioni importanti da parte di molti soci, in particolare gli anziani, che non utilizzano i mezzi informatici alternativi. «Nel numero di luglio», spiega De Bona, «abbiamo pubblicato anche il programma della Festa dei Bellunesi nel mondo, in programma domenica 3 agosto a Limana. Purtroppo molti nostri soci del territorio non verranno a conoscenza dell’iniziativa, mentre chi vive in Brasile o in Germania è già informato e potrebbe persino organizzarsi per partecipare».
Non mancano segnalazioni di ritardi anche da altre regioni italiane, a conferma di un problema che sembra non trovare soluzione. «Da parte di Poste Italiane», conclude De Bona, «non è arrivata nemmeno una telefonata di scuse. E intanto leggiamo sui giornali che tutto funziona perfettamente e che non risultano disservizi».
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