Bellot esce dal Carroccio «La Lega è cambiata»

BELLUNO. «Non siamo noi ad essere cambiati, è la Lega che non è più la stessa. Noi continueremo a portare avanti l’autonomia e l’identità dei territori che erano i nostri obiettivi di partenza». Raffaela Bellot, fino a poche ore fa senatrice della Lega Nord, motiva così il suo ingresso nel gruppo misto del Senato.
Una decisione nell’aria già da tempo e che è maturata ieri: a lasciare le fila del Carroccio insieme alla Bellot anche Emanuela Munerato di Rovigo e Patrizia Bisinella di Treviso. Alla Camera hanno invece deciso di entrare nel gruppo misto Roberto Caon, di Padova, Emanuele Prataviera di Venezia e Matteo Bragantini di Verona.
«Vogliamo dare una risposta concreta» spiega la Bellot, «per poter creare un soggetto politico interessato a portare avanti l’autonomia ed il federalismo. Siamo aperti a chi si riconosce in questi valori che si scontrano con quello che sta facendo Matteo Renzi, chiaramente centralista».
Una scelta figlia della scissione tra la Lega Nord e Flavio Tosi. «La Liga Veneta ha subito un grosso sopruso» continua la senatrice, «l’autonomia non è stata applicata all’interno del partito disconoscendo le decisioni prese dal consiglio veneto. Abbiamo deciso di portare avanti gli impegni per i quali eravamo stati eletti».
L’addio della Bellot alla Lega completa un quadro che vede, nel Bellunese, una profonda frattura tra il Carroccio e i suoi vertici. Sia l’ex segretario provinciale Leonardo Colle che il consigliere regionale Matteo Toscani hanno infatti aderito al progetto di Flavio Tosi insieme ad alcuni segretari di sezione, in particolar modo nel Feltrino e in Cadore. «C’è molto interesse, e non proviene solo dall’interno della Lega» spiega Toscani, «i contatti sono quotidiani con persone provenienti da ambienti trasversali».
La sensazione è che il progetto politico di Tosi possa raccogliere consensi nell’area moderata, quella stessa area rimasta disorientata dal silenzio di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra.
«È cambiata completamente la percezione delle persone che incontro» spiega Leonardo Colle, «c’è interesse e stiamo incontrando molte persone di ambiti diversi. Per chi è in Lega si tratta di scelte individuali impegnative, stiamo trattando. Sono passaggi delicati».
Ma intanto il progetto di portare a Belluno un “Faro” tosiano procede. «Apriremo una sede per la campagna elettorale e puntiamo a portare Flavio Tosi a Belluno per l’inaugurazione» spiega Colle, «comincia a prendere forma l’organizzazione provinciale del progetto. Siamo al lavoro anche per la stesura delle liste, prevalentemente civiche».
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