Battaglione Cadore, i “veci” si ritrovano

PIEVE DI CADORE. Inizierà sabato il 63° raduno dei “veci del Battaglione Cadore”, che si concluderà domenica con il rancio alpino allo stadio del ghiaccio di Tai, organizzato dal gruppo alpini di Pieve.
In questo fine settimana, così, i “veci” provenienti da tutta Italia torneranno a ricordare le vicende che hanno coinvolto il reparto dalla nascita alla sua soppressione definitiva avvenuta con la chiusura della Brigata alpina Cadore nel 1997. Ricorderanno anche gli uomini che in questi 64 anni si sono prodigati per mantenerne viva la memoria.
Un gruppo di militari del 7° Reggimento, dal quale dipende oggi la caserma Calvi, è già al lavoro da alcuni giorni per le pulizie e per il taglio dell’erba.
La storia del raduno inizia nel 1953, su iniziativa del tenente Alfredo Molinari, che è stato a capo dell’associazione fino alla sua scomparsa. In questi anni il numero dei soci è aumentato anche se l’età media incomincia a pesare.
Le celebrazioni inizieranno sabato alle 10 con la deposizione di una corona al cippo in memoria degli alpini caduti in servizio nel 1985 a Ospitale. Nel pomeriggio, nella sede della sezione Cadore, si riunità anche il consiglio direttivo per l’assemblea annuale.
Il raduno vero e proprio inizierà però domenica alle 9,30 con la messa nella chiesa arcidiaconale, officiata da monsignor Diego Soravia. Al termine della funzione, la cerimonia proseguirà in piazza Tiziano, con la deposizione di una corona sulla lapide ai Caduti, alla presenza della bandiera di Pieve di Cadore decorata con medaglia d’oro al valor militare.
Solo pochi minuti di ufficialità e alle 10,30 inizierà la sfilata dei “veci” lungo via degli Alpini verso la caserma di Tai. Alla sfilata, che sarà aperta dalla banda Vivaro - Dueville, potranno accodarsi tutti i presenti.
Sulle note delle marce militari tradizionali, i partecipanti si raduneranno nella piazza d’armi della caserma Calvi. Qui si svolgerà la cerimonia commemorativa delle gesta del battaglione. Al termine, nel grande capannone della caserma, ci sarà una bicchierata e lo scambio di saluti tra commilitoni.
Quindi lo spostamento, nello stadio, posto nelle vicinanze della sede Ana, per il rancio.
Un pressante invito ai cittadini perché siano presenti alla manifestazione è arrivato durante la seduta del consiglio comunale di venerdì, dallo stesso sindaco di Pieve, Maria Antonia Ciotti, «perché il ricordo del Battaglione Cadore e dei suoi caduti fa ormai parte della storia».
Vittore Doro
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