Bando periferie bloccato ma le speranze restano

Fa discutere le decisione di Anci di stoppare le relazioni istituzionali con il Governo Il premier conferma il suo impegno. Massaro: «Preoccupato dai segnali negativi»

belluno

«Palazzo Chigi conferma il suo impegno per garantire il finanziamento delle spese relative agli interventi già in corso di attuazione». Giovedì l’Anci ha interrotto le relazioni istituzionali con il governo, dopo che in conferenza unificata il tema del bando periferie era stato cancellato dall’ordine del giorno, ma ieri il premier Conte ha riaperto le speranze delle 96 città coinvolte. Al momento, però, la situazione è in stallo e da ieri, con l’approvazione del Milleproroghe, tutti i progetti del Comune di Belluno sono bloccati.

«Siamo andati in conferenza unificata, come richiesto dal governo, perché pensavamo che si sarebbe parlato dei tempi e dei contenuti del decreto che il premier si era impegnato ad emanare, ma così non è stato e non è un buon segnale», spiega il sindaco di Belluno Jacopo Massaro. «Al momento tutti i progetti sono bloccati e i 3,7 miliardi di investimenti previsti in tutta Italia sono sospesi, comprese le opere già realizzate e che qualcuno deve pagare. Io però mi aspetto un intervento del premier, perché sono convinto che onorerà l’impegno istituzionale preso con l’Anci. Penso anche che si riaprirà il confronto tecnico».

Massaro dunque non spegne l’ottimismo, ma sa che il destino dei 18 milioni di euro assegnati a Belluno (capaci di attivare investimenti per 36 milioni) è appeso a un filo. «Il governo è nuovo e io sono sempre pronto a perdonare gli errori di gioventù, purché si rimedi».

Il timore però è palpabile, anche perché sullo sfondo c’è un altro provvedimento che preoccupa il sindaco: «Non fa ben sperare nemmeno lo schema di decreto legge sugli immigrati, perché non è stato concordato con i sindaci ma scritto nelle stanze romane senza alcuna conoscenza del territorio. Preoccupa l’idea che ne emerge, cioè che i Comuni non siano parte dello Stato e invece gestiscono il 90% dei servizi ai cittadini. Una visione pragmatica e soprattutto federalista dovrebbe vedere i Comuni come un’articolazione dello Stato e non come realtà da lasciare ai margini delle decisioni».

Nel frattempo gli sforzi per salvare il bando periferie proseguono e ieri anche la sindaca di Roma ne ha parlato con Conte, lasciando intendere che la porta non è affatto chiusa. L’idea lanciata dal premier durante l’incontro della settimana scorsa con l’Anci era quella di affidare il salvataggio delle risorse a un nuovo decreto e le dichiarazioni di ieri confermerebbero quelle intenzioni, ma solo per i progetti già realizzati, che non sono molti visto che le convenzioni tra governo e città sono recenti.

«Tutto può essere ancora sanato», è l’appello di Massaro. «La Corte dei Conti ha già dato il via libera al bando e questo significa che non c’è bisogno di ulteriori passaggi, ma siamo disposti, come già dimostrato, ad assecondare le richieste della maggioranza di governo e a fare chiarezza sulla presunta incostituzionalità di parte dei finanziamenti. La conferenza unificata è la sede eletta dal governo per questo passaggio e per correttezza istituzionale ci siamo andati, ma adesso ci aspettiamo che che i nodi vengano sciolti e si possa andare avanti». —

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