Bandiera verde di Legambiente a Feltre, per i lavori post Vaia

Aumentano le buone pratiche ma anche le aggressioni all'ecosistema sulle Alpi italiane. L'annuale carovana dell'associazione Legambiente ha assegnato 17 bandiere verdi, due in più rispetto all'anno scorso, e 8 bandiere nere, contro le 6 del 2018.
Il dossier è stato presentato oggi a Valdieri (Cuneo). La regione più virtuosa è il Piemonte, con 5 bandiere verdi, seguita da Veneto (4), Lombardia, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia (2), Trentino e Alto Adige (1).
Due bandiere nere a Piemonte e Lombardia, una ciascuna a Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Per la prima volta assegnata anche una bandiera grigia, monito di Legambiente per il progetto di portare una tappa del Giro d'Italia 2021 di ciclismo sul Monte Lussari, sulle Alpi Giulie.
Tra le storie virtuose il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo (Cuneo), il progetto Bouzatè di mobilità sostenibile di Charvensod (Aosta), la transumanza e l'allestimento delle carbonare sui Monti Lessini (Verona), il ripristino dopo le devastazioni della tempesta Vaia del comune di Feltre, era presente l'assessore Adis Zatta.
Bandiere nere per la Giunta della Valle d'Aosta per la scelta di collegamento intervallivo tra la Valtournenche e la Val d'Ayas attraverso il Vallone delle Cime Bianche, alla Regione Piemonte per «i cospicui finanziamenti» destinati a «impianti sciistici perennemente in perdita», all'Anas per «le pesanti inadempienze e la scarsa trasparenza nella gestione del cantiere» del tunnel stradale 'Tenda bis'. Vessillo nero anche alla provincia autonoma di Bolzano per l'emanazione di una delibera «che autorizza l'impiego di pesticidi potenzialmente pericolosi per l'ambiente nelle aree di tutela delle acque potabili».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi