Bancarotta Tre Archi: otto mesi di lavori

LONGARONE. Crack Tre Archi. Il gestore del ristorante longaronese Aldo Gazzola, indagato per bancarotta semplice, ha ottenuto la messa alla prova. Il procedimento è stato sospeso, di fronte alla...

LONGARONE. Crack Tre Archi. Il gestore del ristorante longaronese Aldo Gazzola, indagato per bancarotta semplice, ha ottenuto la messa alla prova. Il procedimento è stato sospeso, di fronte alla richiesta del suo avvocato Mauro Gasperin e al pronunciamento del giudice Elisabetta Scolozzi, che ha deciso otto mesi di lavori di pubblica utilità per il Comune di Longarone. Seguito il protocollo del tribunale di Belluno, con la ricevuta dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna e il programma concordato direttamente con il municipio. Non si sa ancora di preciso di cosa si tratti, ma l’impegno sarà tutt’altro che indifferente, a favore della comunità.

Secondo l’accusa, il conosciutissimo chef e dirigente calcistico di Codissago e Castelcodissago avrebbe tardato a portare i libri in tribunale, violando gli articoli 217 e 222 della legge fallimentare. I fatti risalgono a quattro anni fa, quando le difficoltà del locale, lungo la statale 51 di Alemagna sono diventate insostenibili e si è arrivati alla bancarotta semplice. Dopo la veloce udienza di ieri mattina, l’altra data da tenere a mente è quella del 12 luglio dell’anno prossimo, quando si verificherà lo stato dei lavori. Se saranno valutati come fatti bene, il reato sarà completamente estinto e non se ne parlerà più, diversamente il procedimento penale riprenderà, sempre con il giudice Scolozzi e il pubblico ministero Sandra Rossi. In quel momento, ci sarebbe il rischio di una condanna. (g.s.)

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