Avanza dei soldi per un lavoro a Rocca Pietore e querela Valtur

ROCCA PIETORE. Artigiano denuncia Valtur. A Rocca Pietore, Gianni Ballis si occupa da tempo di impianti elettrici e ultimamente ha realizzato un impianto satellitare al Principe Marmolada di Malga Ciapela. Avanza 4 mila 500 euro dalla proprietà dell’hotel e, quando si è sentito dire che per averli avrebbe dovuto andare da un avvocato, non ha perso tempo: si è rivolto al legale Colle e ha depositato in procura una querela per truffa. Valtur è in grave crisi e ha chiesto il concordato prenotativo, cioè con la riserva di presentare la proposta, il piano e la documentazione previsti dalla legge fallimentare, entro un termine fissato dal giudice.
E le ultime da sindacati e lavoratori raccontano di spacchettamento: per il concordato e la possibile liquidazione rimarrebbe una scatola vuota, dentro la quale non entrerebbe nemmeno un villaggio, visti i debiti nei confronti dei proprietari. Vista la situazione, difficile che ci sia un investitore interessato a subentrare. Non si vedono candidati e il Ministero dello Sviluppo sta cercando di evitare la procedura di licenziamento collettivo.
Ballis racconta la sua disavventura, avendo sotto mano anche la visura camerale che il suo legale ha recuperato alla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi e gli chiarisce un po’ la situazione: «Sono stato truffato», sottolinea, «e in valle mi risulta che diversi altri artigiani o professionisti avanzino soldi da Valtur. Io ho presentato una querela, ma stiamo pensando anche a una class action, che potrebbe darci una maggiore forza. Ho avuto la commessa per l’impianto satellitare dell’hotel nel mese di ottobre e ho consegnato il lavoro nei tempi previsti del 15 dicembre. Ho predisposto una parabola sul tetto e canalizzato il segnale di 35 canali (italiani ed esteri) nelle 45 camere, più la hall. Il lavoro è stato fatto a regola d’arte e non sono stato pagato».
Dal preventivo si è passati all’incoraggiante acconto e dall’acconto alla sorprendente insolvenza: «Tutto è stato fatto seguendo la regolare procedura. La spesa complessiva era di 7 mila euro e, quando mi è stato dato un acconto di 2 mila 500, non mi sono insospettito. Oltre tutto, nessuno mi ha messo in guardia sul rischio di non vedere il resto dei soldi, anche se qualcuno aveva avuto dei precedenti negativi. Dopo la firma del contratto, ho fatto tutto quello che dovevo fare, i 60 giorni sono passati e non ho visto nemmeno un euro. Ne avanzo 4 mila 500».
Un tentativo di sollecitare il pagamento di quanto dovuto c’è anche stato, ma senza successo: «Nessuno ha dato risposte esaurienti alle mail che ho inviato e sono anche andato personalmente all’hotel, dove sono stato trattato male. Mi hanno detto che avrei dovuto rivolgermi a un avvocato ed è proprio quello che ho fatto».
Il marchio Valtur (Valorizzazione turistica) è molto conosciuto e nessuno se l’aspettarebbe mai: «Se anche clienti così importanti non pagano le fatture, il sistema delle piccole imprese artigianali non può stare in piedi. Dobbiamo cercare di difenderci, ecco perché stiamo pensando alla class action».
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