Autoguidovie fa un’offerta per entrare in Dolomitibus

BELLUNO. Clamorosa svolta nella gestione del trasporto pubblico locale. C’è un preliminare di acquisto tra Autoguidovie e Federico Mattioli, l’imprenditore che oggi detiene il 29,5% delle quote di Dolomitibus e che ne venderebbe il 24,5%. Un colpo di scena che incontra il favore dei sindacati, che da sempre caldeggiavano questa soluzione.
La comunicazione aziendale è arrivata ieri mattina. Per ora si tratta di un preliminare di vendita e l’esito della vicenda potrebbe arrivare non prima di fine agosto. Prima di ufficializzare la cessione delle quote, infatti, gli altri soci possono esercitare il diritto di prelazione: hanno cioè la possibilità di comprare le quote messe in vendita da Mattioli.
Difficile che la Provincia di Belluno, che in questo momento è socio di maggioranza con il 60,5% delle quote, abbia le risorse finanziarie per acquistare le quote. Gli altri due soci, le società Veneta Bus Srl e Linea Spa, detengono rispettivamente il 5% della società. A Mattioli rimarrebbe quindi un altro 5% della società. A fine agosto si saprà l’epilogo di una vicenda che ha visto numerosi colpi di scena.
Le Rsu non hanno mai fatto mistero della loro preferenza per l’opzione Autoguidovie invece della cordata di imprenditori che ha visto a capo Mattioli. E ora questa opzione si fa più concreta. «Possiamo fare solo un commento a caldo, nei prossimi giorni ci confronteremo» spiega Fabio Mosca delle Rsu di Dolomitibus, «è una bella opportunità che vedrebbe l’ingresso di un socio importante. È un leader che può offrire prospettive di sviluppo».
Il trasporto pubblico bellunese è ora di fronte ad una sfida. A breve dovrebbero andare a gara il trasporto ferroviario e molti sperano che possa essere l’occasione per un’integrazione tra trasporto su gomma e su ferro che, soprattutto nel Bellunese, potrebbe rispondere alle specificità del territorio.
Di sicuro per Dolomitibus l’ingresso di Autoguidovie vedrebbe il riallacciarsi della collaborazione tra le due società sul versante dell’allestimento degli autobus. La società lombarda si affidava proprio al Bellunese per preparare i nuovi mezzi. Una collaborazione portata avanti fino ad aprile e che ora potrebbe ricominciare generando introiti per Dolomitibus.
Per sapere l’esito di questa opzione bisognerà aspettare fine agosto, quando saranno trascorsi i tempi previsti per legge per far esercitare ai soci il diritto di prelazione.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi