Auto senza permesso sui parcheggi per disabili Controlli dei vigili urbani

FELTREI controlli sugli stalli destinati ai disabili, a partire da quelli del parcheggio esterno all’ospedale, sono pressoché quotidiani, sia per ordine di servizio che su chiamata degli utenti che...

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I controlli sugli stalli destinati ai disabili, a partire da quelli del parcheggio esterno all’ospedale, sono pressoché quotidiani, sia per ordine di servizio che su chiamata degli utenti che segnalano subito l’infrazione, appena si accorgono che manca il permesso sul parabrezza. Lo conferma il comandante del vigili urbani Filiberto Facchin, sempre disposto a inviare la squadra all’interno dell’ospedale (dove però non si elevano multe) su chiamata della direzione e degli uffici presposti del distretto ospedaliero.

«Si invia la pattuglia quando ci viene segnalato che i parcheggi all’interno del presidio ospedaliero sono utilizzati in maniera impropria o si lasciano le auto in luoghi che potrebbero destare problemi nella circolazione. La pattuglia serve da deterrente, in realtà, perché il comando di polizia municipale non può fare sanzioni. I vigili possono comunque avere anche un ruolo educativo. L’altro giorno ad esempio, siamo stati chiamati sulla rotonda dei nuovi accessi ospedalieri da un signore che segnalava l’assenza di contrassegno per l’autorizzazione al parcheggio sugli stalli dei disabili. E gli agenti, possono spiegare ai disattenti a prestare maggiore attenzione. L’utilizzo improprio dei parcheggi riservati è cosa che tende a reiterarsi. Per questo praticamente tutti i giorni controlliamo che le auto in sosta abbiano il contrassegno. Se sono su area pubblica o convenzionata, come nel caso del parcheggio esterno dell’ospedale, allora sì scattano le sanzioni».

La convenzione per la gestione dei parcheggi ospedalieri, quello a sud e quello a nord, è stata sottoscritta fra l’ex Usl e il comando dei vigili urbani, per garantire un posto a chi frequenta l’ospedale, da paziente o da visitatore, e per interrompere l’utilizzo dei posti davanti al Santa Maria del Prato, considerati per decenni come parcheggio di scambio, dove lasciare l’auto per un’intera giornata lavorativa. Ma non di lavoro in ospedale. —

L.M.

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