Auronzo, un progetto per rilanciare il turismo

Convocati gli stati generali per dare vita al piano di sviluppo 2012-2020 In Comune arriverà un esperto consulente e sarà istituita la tassa di soggiorno
Di Stefano Vietina

AURONZO. «Il turismo è un'azienda, che ha bisogno di analisi e di strategie di mercato, e come tale va gestito, non ci si può più improvvisare». Partendo da questo presupposto, Anna Vecellio Del Monego, assessore al turismo e vicesindaco, ha convocato gli stati generali del turismo ad Auronzo, per dare vita ad un piano di sviluppo 2012-2020. Arriverà un consulente, Manfred Canins, per 25 anni all'Associazione turistica della Val Badia; verrà applicata la tassa di soggiorno e si punterà forte su giovani auronzani a cui affidare il futuro di questo settore. Ieri sera, in un incontro pubblico alle 20,30 in Sala consiliare, sono stati svelati dall'amministrazione comunale tutti i particolari di questo progetto, ma anche evidenziati i numeri del settore, riepilogate le iniziative, sottolineate le spese finora sostenute. Venerdì scorso, invece, full immersion per il cosiddetto “gruppo di discussione”, composto da una quarantina di rappresentanti di varie categorie ed enti del territorio.

«L'obiettivo – spiega Anna Vecellio - era quello di individuare spunti, idee, punti di forza e di debolezza, strategie di collaborazione da mettere in atto; un primo passo a cui seguirà la fase di elaborazione vera e propria, per giungere alla realizzazione del piano di sviluppo attraverso gruppi di lavoro. Ho voluto coinvolgere i protagonisti che lavorano, vivono e rappresentano il territorio, ma saremo molto attenti alle sollecitazioni di tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo di Auronzo».

Negli intenti dell'assessore, «il piano dovrà valorizzare nel modo giusto le potenzialità e le peculiarità del nostro territorio, in termini di risorse naturali e umane; puntare ad un’accoglienza e ad un’informazione di qualità; ampliare le competenze e le conoscenze; adattarsi alle richieste del turista con elasticità».

Un piano che ha, inoltre, l'ambizione di “proiettare Auronzo, Misurina ed il Cadore verso un’immagine distintiva con peculiarità uniche e capacità di attrarre e coinvolgere il turista in modo da farlo tornare sempre più di frequente tra le nostre montagne. Una proposta per tutto il Cadore, perché ormai da soli non si va più da nessuna parte».

Un piano ambizioso e di lungo periodo sarà condotto appunto da Manfred Canins, lavorando a stretto contatto con l’amministrazione comunale, il Consorzio Turistico Auronzo-Misurina, i rappresentanti delle categorie e degli enti e con il responsabile del progetto in loco, Aldo Corte Metto, recentemente inserito anche nel Consiglio di amministrazione dell'Auronzo d'inverno.

Una collaborazione, quella di Canins, di cui non è dato sapere il costo, che andrà ad incidere sul bilancio 2013; al momento cifre non ne fanno né l'assessore al turismo né quello al bilancio, Dario Vecellio Galeno.

Il Comune di Auronzo punta quindi molto sullo sviluppo del turismo e: «Tenendo conto – prosegue Anna Vecellio - che questo comporta degli investimenti consistenti, che si sommano ai costi degli eventi estivi ed invernali, questa sera presenteremo anche la modalità di introduzione dell'imposta di soggiorno, che nel 2013 sarà applicata ai turisti che risiederanno in Auronzo, e spiegheremo come intendiamo utilizzarla, sempre chiaramente in funzione del turismo: dall’informazione alla promozione, dall’organizzazione di eventi al potenziamento del personale, dalla realizzazione di importanti progetti all’offerta di servizi».

«Vedremo il piano – commenta Paolo Pais De Libera, presidente del Consorzio Turistico – ma è chiaro che in una fase di crisi economica è venuto il momento che i costi del turismo vengano suddivisi equamente fra tutti coloro che di turismo vivono. In questo senso, è innegabile che la tassa di soggiorno va a gravare solo su alberghi ed affittacamere, che creano però l'indotto anche per tutti coloro che, come artigiani e partite iva, pure vivono di turismo. Ecco valuteremo le proposte senza pregiudiziali, ma in un'ottica di equa ripartizione dei costi».

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