Omicidio-suicidio di Lamon, lunedì 5 maggio il funerale del ragazzo

La famiglia ringrazia chi parteciperà alla funzione per salutare Riccardo Gaio, ucciso a 17 anni dal padre. Tumulazione prevista in forma strettamente privata

Roberto Curto
L'epigrafe di Riccardo Gaio
L'epigrafe di Riccardo Gaio

Si svolgeranno lunedì 5 maggio alle 15 i funerali di Riccardo Gaio, il diciassettenne ucciso dal padre Vladislav in quel terribile martedì nella frazione di Gorna.

La famiglia ha sciolto le riserve decidendo per una funzione pubblica che possa includere quanto più possibile la comunità lamonese.

Per il padre, invece, non è stato ancora decisa la data, ma la decisione è quella di svolgere una funzione in forma strettamente privata. Scelta condivisibile.

Sarà dunque lunedì, nel duomo di Lamon, che la comunità dell’altopiano potrà stringersi a Miriam Tommasini, alla figlia e al resto della famiglia così duramente colpita. Toccherà al vescovo di Belluno - Feltre, Renato Marangoni, tenere l’omelia e trovare le parole giuste per un’occasione che conferma il collante che unisce la comunità lamonese nei momenti difficili. Con il vescovo ci sarà il parroco don Ivone per sottolineare il ruolo delle parrocchie nell’essere vicine alla famiglia così duramente colpita.

La pubblicazione dell’epigrafe ha permesso alla famiglia di ringraziare anticipatamente quanti potranno partecipare alla cerimonia, chiedendo di essere esentata dalle condoglianze personali. Al termine della cerimonia, la salma di Riccardo verrà tumulata nel cimitero di Lamon in forma strettamente privata.

La comunità si è già mossa grazie all’associazione Famiglie Insieme, che insieme all’amministrazione comunale e alle parrocchie di Arina, Lamon e San Donato, ha attivato un conto corrente per raccogliere dei fondi a favore della famiglia colpita. Chi volesse contribuire con un bonifico può farlo sul contro intestato a Famiglie Insieme Aps, Iban IT 17 T 08102 61140 000023002086.

La famiglia Tommasini fa sentire la propria voce attraverso l’avvocato Patrizia Zannini: «La famiglia Tommasini intende ringraziare la Procura della Repubblica di Belluno, l’Arma dei Carabinieri rappresentata dagli agenti del nucleo investigativo di Belluno, dai carabinieri di Lamon e di Feltre, nonché il personale sanitario e le autorità tutte intervenute per la professionalità, la delicatezza e il sostegno dimostrati in questo tragico momento. Ricordando che la triste vicenda è tutt’ora coperta dal segreto istruttorio, la famiglia Tommasini coglie l’occasione per chiedere che sia rispettato il loro profondo dolore per la perdita di Riccardo e di poter, da ora in avanti, elaborare il lutto in famiglia senza invadenza mediatica e pubblica. Si confida, pertanto, nel rispetto da parte di tutti del riserbo richiesto dalla famiglia in questo delicato e doloroso momento».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi