“Auronzo di scena” svanisce: è polemica

L’ex assessore alla Cultura Tatiana Pais Becher critica la scelta del Comune di annullare la rassegna
Di Laura Bergamin

AURONZO. Il capogruppo di minoranza del Comune di Auronzo, Tatiana Pais Becher è intervenuta durante l’ultimo consiglio comunale per chiedere delucidazioni sulla stagione di prosa “Auronzo di scena”, quest’anno completamente cancellata dall’Amministrazione in carica. L’ex assessore alla Cultura ha evidenziato come la stagione di prosa del capoluogo della valle d’Ansiei fosse ormai giunta alla sua settima edizione, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il TIB Teatro di Belluno, che ne curava la programmazione facendone il fiore all’occhiello dell’offerta culturale provinciale. E’ la stessa Pais Becher a spiegare come “Auronzo di scena” fosse oramai divenuta una consolidata tradizione culturale e avesse fatto del teatro Kursaal un importante punto di riferimento formativo e di aggregazione sociale per l’intero comprensorio e, più in generale, per tutto l’Alto Bellunese, avendo ospitato artisti d’eccezione come Moni Ovadia, Pamela Villoresi, Lucia Vasini, Jacopo Fo, Marco Baliani , Eugenio Allegri, Lella Costa e Ottavia Piccolo. «La qualità delle opere teatrali proposte nel corso delle precedenti edizioni», sostiene il capogruppo di minoranza, «che presentavano tematiche di respiro universale, e i prestigiosi protagonisti delle stesse avevano richiamato ad Auronzo un pubblico variegato proveniente non solo dai paesi limitrofi ma anche dalla Valbelluna, creando un certo indotto anche per le attività commerciali e ricettive auronzane».

Pais Becher comunque non si arrende: la finestra estiva a questo punto è definitivamente saltata, nemmeno volendo ci sarebbe il tempo per mettere in piedi un qualche minimo cartellone; l’ex assessore ha chiesto quindi formalmente alla nuova Amministrazione il ripristino della stagione di prosa per il prossimo autunno, «per non dissipare», scrive nella sua nota, «il grande e proficuo lavoro compiuto con impegno e entusiasmo in questi anni di attività, avente come unico obiettivo l’ampliamento della visione culturale e l’accrescimento dell’apertura mentale dei cittadini».

L’ex assessore alla Cultura si dice amareggiata anche per lo stop dato, sempre dall’attuale Amministrazione, al ciclo di incontri rivolti agli studenti delle scuole e che andava sotto lo slogan “Il mondo è vostro, potete cambiarlo”, titolo che riprendeva uno dei messaggi proiettati sui megaschermi durante i concerti degli U2.

«La rassegna», spiega Pais Becher, «credo fosse un valore aggiunto per la popolazione giovane di questo territorio ed è andata avanti per nove edizioni confortata sempre da un crescente gradimento. Per gli studenti del Cadore quelle che offrivamo erano delle occasioni forse uniche per entrare in contatto con associazioni impegnate nel sociale e nella solidarietà. Abbiamo portato personaggi che sono rimasti impressi nel ricordo dei ragazzi: basti ricordare, lo scorso anno, gli incontri con i monaci tibetani e quello con il leader di Tien An Men, Wuer Kaixi».

La Pais Becher sottolinea poi come si sia sempre trattato di eventi praticamente a costo zero: «Gli ospiti di questa rassegna siano infatti sempre intervenuti gratuitamente», dice in conclusione, «con il solo, eventuale, rimborso della notte in hotel».

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