Aumento dell’acqua è scontro sul sì tra Vaccari e Moretta

Il sindaco: «Ha espresso il voto senza un mandato politico» L’assessore: «Mi assumo la responsabilità e la delega esiste»
A villa pat nuova assemblea ato. all'ordine del giorno le nuove tariffe dell'acqua
A villa pat nuova assemblea ato. all'ordine del giorno le nuove tariffe dell'acqua

FELTRE. Il sì di Feltre all’aumento della tariffa dell’acqua manda per aria quel che resta della maggioranza di centrodestra. Il sindaco Vaccari scarica la responsabilità su Gianni Moretta adombrando l’ipotesi che l’assessore non avesse nemmeno la delega a rappresentare il Comune alla votazione. La risposta di Moretta è immediata e dura: «Mi prendo la responsabilità di avere rappresentato il Comune in qualità di amministratore. Ho sempre avuto la delega all’Ato e al Bim, a meno che il sindaco non me l’abbia revocata. E credo che Feltre avrebbe fatto una pessima figura se fosse stata assente».

Vaccari, come sempre, sceglie la nota stampa per spiegare il proprio punto di vista: «Leggo con meraviglia che il Comune di Feltre ha votato favorevolmente all’aumento. Devo assolutamente precisare che ciò non corrisponde sul piano giuridico e politico: l’assessore Gianni Moretta era presente all’assemblea senza mandato legale e politico, quindi il voto esprime solo la posizione del suo partito che rappresenta, il Pdl ed impegna solo il suo partito. Il sindaco non ha firmato alcuna delega di rappresentanza legale, stiamo anche chiedendo chiarimenti alla stessa autorità. L’assessore inoltre non si è presentato in giunta lunedì 16 per una discussione sulla posizione da tenere in assemblea e avere il mandato politico della maggioranza. Aggiungo che ho saputo della sua presenza in assemblea e posizione dalla stampa non avendomi lui informato. Ritengo infine che sarebbe stato opportuno che si fosse pure attivato per una convocazione urgente della competente commissione consiliare».

Fin qui l’attacco a testa bassa di Vaccari, che Moretta incassa passando al contrattacco: «La delega all’Ato e al Bim l’ho sempre avuta», replica l’assessore, «ho partecipato al tavolo dei saggi e credo di avere approfondito la materia in maniera consapevole. Ecco perché giovedì alla votazione c’ero a differenza del sindaco. Mi sono preso la responsabilità che un amministratore deve dimostrare nei momenti difficili. Se il sottoscritto era l’unico a rappresentare il Comune di Feltre desumo che il sindaco non riteneva questo passaggio importante. Lui non c’era e l’assemblea ha stigmatizzato chi era assente. Feltre non se lo poteva permettere».

Moretta spiega il suo si all’aumento: «Troppo facile defilarsi come ha voluto fare il sindaco. Qui bisognava decidere se Gsp doveva fallire oppure no. E l’aumento della tariffa era l’unica soluzione. Ricordo che il Comune di Feltre vanta un credito di un milione di euro. In questo modo abbiamo gettato le basi affinché l’attività di Gsp possa proseguire e Feltre, così come gli altri comuni creditori, possano rientrare dei loro soldi. Di questo mi prendo tutta la responsabilità».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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