Aumentano gli accessi il servizio potenziato fa crescere il Nevegal
belluno
A dimostrazione che nel turismo estivo post Covid a tirare è soprattutto l’attività outdoor in montagna, arrivano anche i dati dell’Infopoint del Nevegal: 1016 gli accessi contro gli 887 dello scorso anno, aumento non dovuto solo all’ampliamento del servizio nei weekend di giugno e luglio. In questo caso, l’interesse dei visitatori è andato soprattutto alle attività da poter svolgere all’aperto: percorsi da affrontare a piedi o in bicicletta, attività per i più piccoli, zone e particolarità del territorio da poter visitare. Particolare interesse hanno poi attirato le iniziative che hanno animato il colle, dai “cicchetti in cresta” alle fiere al cinema all’aperto.
«L’attività dell’Infopoint ci è servita anche per raccogliere le impressioni e le richieste dei visitatori», sottolinea l’assessore comunale al turismo d’Emilia, «importanti segnali ci sono quindi arrivati dalla ricerca di sentieri e percorsi per famiglie con bambini, sui quali stiamo già lavorando, e sulla necessità di un collegamento di trasporto pubblico tra il piazzale e la città, tema sul quale già in passato abbiamo lavorato e sul quale continueremo a ragionare, anche se gli strumenti che ci vengono messi a disposizione oggi da Stato e Regione non sono adeguati e quindi dovremo provare a trovare strade alternative».
La promozione
L’incarico al Consorzio Dolomiti Prealpi non prevedeva poi solo l’accoglienza turistica, ma anche la promozione a livello nazionale e internazionale: «A settembre, quando sono ripresi gli eventi, c’è stata la partecipazione a un workshop nell’Est Europa, tra Danzica, Varsavia, Cracovia e Praga», ricorda l’assessore. «Sono stati poi realizzati anche approfondimenti su riviste specializzate, mentre la prossima settimana si terrà un “educational tour” riservato ai giornalisti che coinvolgerà sia il Nevegal che la Città di Belluno; inoltre si è lavorato anche per la promozione sui canali digitali, con la pagina Facebook di Adorable che è stata animata in particolare dalle tante foto degli escursionisti che, una volta ultimata l’Alta Via n. 1, si sono fatti ritrarre in Piazza Duomo». —
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