Atti vandalici, rigate le auto di una donna

BELLUNO. Il sospetto c’è, manca la prova. Ma gli atti vandalici subiti da una donna di 67 anni di Cusighe sono molto evidenti, sia su due autovetture che sulla porta del garage di una villetta con tre appartamenti. E tre sono state anche le denunce presentate ai Carabinieri di Belluno: la prima il 2 febbraio, quando la sua Peugeot 304 station wagon era stata rigata sulla fiancata sinistra, dal faro posteriore fino allo specchietto retrovisore; la seconda lo scorso 5 aprile, dopo che sulla nuova Renault Megane era stata versata una sostanza chimica, che ne aveva oscurato il colore della carrozzeria e ce n’è anche una terza del 14, con lo scardinamento di una porta.
«Sono una delle tre proprietarie di questo garage, che purtroppo è in comune», spiega G.C., «l’unica che occupa il proprio posto macchina, delimitato da una parete in cartongesso. A metà gennaio, mi sono ritrovata tutta la fiancata strisciata e, in quel periodo, l’autorimessa veniva chiusa, ma non a chiave. Ai primi di febbraio, ho avuto un’altra brutta sorpresa, probabilmente con un acido e, ultimamente, stavo stendendo la biancheria, quando ho sentito delle forti martellate e nel momento in cui sono scesa a verificare cosa stesse succedendo, non sono riuscita ad aprire la porta: era stata scardinata e, in questo caso, ho provveduto a denunciare l’accaduto anche per violazione di domicilio. Non sono più sicura di entrare e uscire da casa e temo anche per il mio cane: sono sicura di aver individuato questo vandalo, purtroppo mi mancano e prove e così non è possibile incastrarlo. È quello che mi hanno detto i carabinieri e mi ha ripetuto il mio avvocato».
Siccome non si può proprio andare avanti in questa maniera, nella quale l’unico contento può essere il carrozziere di fiducia, c’è in ballo un intervento, che potrebbe risolvere la questione una volta per tutte: «Credo che accetterò il consiglio del legale e sistemerò una piccola telecamera all’interno della mia autovettura. In questo modo, potrei finalmente dare un volto a chi in questi mesi mi sta rendendo la vita impossibile». (g.s.)
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