Astra Quero d’argento ai campionati italiani

QUERO VAS. Con la forza delle braccia. Il gruppo sportivo Astra del comune di Quero-Vas conquista il podio strappando un ottimo secondo posto nella finale del campionato italiano di tiro alla fune nella categoria 540 kg disputata a Scorzè. Lì dove contano i muscoli e la tecnica, il gruppo guidato dal capitano e allenatore Paolo Bona si è fatto valere, sconfiggendo ogni avversario trovato lungo il proprio cammino già dalla fase a gironi, fino alla gara conclusiva, persa contro i padroni di casa e i rivali di sempre dello Scorzè, squadra più forte e più “pesante” , più adatta, rispetto all’Astra a giocare in una categoria come questa.

«Siamo arrivati secondi con onore», afferma Giusto Vergerio, consigliere del comune di Quero-Vas che nella finale ha dato tutto insieme ai suoi compagni, raggiungendo un risultato anche aldilà delle aspettative, «ma gli avversari erano più forti. La loro è stata una vittoria meritata».

Dopo essere arrivata seconda nel girone proprio alle spalle dello Scorzè, l’Astra si era presentato in finale carico e motivato più che mai, in un 6 contro 6 fino all’ultimo centimetro, in cui contano forza e tecnica e soprattutto tanto fiato in entrambe le manche: la buona volontà e le motivazioni non sono però bastate a conquistare la medaglia d’oro. Un po’ alla volta la squadra di Bona ha ceduto terreno, di fronte all’avversario più quotato. A fine gara, come accade nel rugby, via al terzo tempo, in un clima di grande sportività: tutti a mangiare insieme, lasciando fuori dal campo ogni potenziale dissapore.

L’Astra è una squadra ben amalgamata nel tiro alla fune, dove sono presenti sia veterani che giovani, che da questa sconfitta trarranno maggiori motivazioni per crescere e migliorare sotto il profilo tecnico, già dalla prossima gara che offrirà loro questa opportunità: appuntamento nel weekend a Castelfranco Veneto, nella finale di categoria 700 Kg, in un 8 contro 8 in cui la squadra del comune tenterà il tutto per tutto per conquistare il primo posto del podio.

Dante Damin