Assolto il primario dell’Oculistica

BELLUNO. Assolto perché il fatto non costituisce reato. È stato assolto con formula piena dall’accusa di peculato, il direttore dell’unità operativa di Oculistica dell’ospedale San Martino di Belluno, Francesco Sperti. Il professionista (difeso dagli avvocati Luciano Perco e Sandra Costantini) era finito indagato dal Nucleo antisofisticazione dei carabinieri, in seguito a una segnalazione.
Ieri mattina si è svolto il rito abbreviato davanti al giudice Sgubbi che ha deciso di assolverlo.
Nello studio privato del medico, l’anno scorso erano state trovate quattro confezioni di collirio del valore di neanche 30 euro, ma con il codice di vendita destinato all’ospedale civile. Da qui, quindi, era scattata l’accusa.
«Il pubblico ministero non ha dimostrato», commenta il difensore Perco, «che quei farmaci oggetto di sequestro fossero riconducibili al medico, cioè portati da lui dall’ospedale di Belluno al suo ambulatorio privato. Ma, anche nell’ipotesi che fossero stati portati da lui, non è stato accertato nemmeno che fossero frutto della volontà di appropriarsene». Infatti, è facile confondere le confezioni lasciate dei rappresentanti farmaceutici con quelle vendibili in farmacia. E quindi non è stato provato che il medico coscientemente abbia preso quest’ultimo tipo di collirio appositamente. Nella struttura privata i farmaci vengono comprati e non c’è bisogno di portarne da altri posti. «Per questo, quindi, non essendo stata dimostrata la prova soggettiva, il giudice ha deciso per l’assoluzione».
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