Arsiè, nove cantieri aperti per l’ultimo anno di Faoro

Nove opere pubbliche per risanare le periferie, rivitalizzare le frazioni e mantenere le ultime promesse elettorali. La lista di interventi stilata dal sindaco Ivano Faoro è un patto aperto con i cittadini, un elenco di buoni propositi da saldare per concludere in bellezza l'ultimo anno del secondo mandato amministrativo.
Il primo intervento in programma è l'adeguamento sismico delle scuole elementari comunali, dal costo di 100 mila euro. Il cantiere partirà in estate, e garantirà con il minimo disagio un tetto saldo sopra la testa ai bambini che a settembre dovranno tornare a scuola. Una volta che si sarà sciolta tutta la neve in quota, cominceranno anche i lavori per la sistemazione delle cisterne del forte Leone, a cima Campo, che costeranno 40 mila euro, finanziati dalla regione grazie a un capitolo del Piano di sviluppo rurale. L'approvigionamento idrico servirà anche le malghe, come quella di cima Campo, il cui bando per la gara di affitto, della durata di cinque anni, chiude oggi alle 12. Il Gal ha contribuito con 80 mila euro al finanziamento del secondo stralcio dei lavori per la ristrutturazione della casa del popolo di Rivai. Presto saranno rifatti gli intonaci e sostituiti i serramenti, assieme alle balaustre in legno. Grazie a sostanziosi contributi attinti dal fondo Letta, Mellame avrà presto un parco giochi e un parcheggio adiacente (120 mila euro), mentre Fastro tra poco più di un mese vedrà nascere una nuova piazza frazionale (altri 260 mila euro). Arginata la polemica sull’estirpazione delle oltre 2 mila rose regalate dalla Regione, il Comune è pronto a dotare l'area Campagnola, uno spiazzo verde affacciato sul lago del Corlo, di una coppia di servizi igienici e una barriera elettromeccanica per regolare il flusso di auto e moto. Sarà creata anche una piccola area ecologica per il conferimento differenziato dei rifiuti. Con 300 mila euro infine verrà messa in sicurezza la strada che collega le frazioni di Tol e Rivai, colpita da una frana che ne ha compromesso la stabilità.
Ancora nessuna novità invece per la strada delle Vigne che collega Rivai e Mellame, crollata parzialmente dopo la caduta di un albero appesantito dalla neve di novembre e non ancora ripristinata per l'assenza di finanziamenti dedicati. Quando partiranno i lavori di allargamento della statale 50, che da Arsiè sale verso col Perer, le Vigne diventeranno una delle due strade percorribili per accedere alle frazioni alte del Comune, con il serio rischio di comprometterne ulteriormente la stabilità della carreggiata e di isolare parzialmente gli abitati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi