Arriva in dvd il film “Voli per ali di libellula”

BELLUNO. Girato nel 1997 per raccontare il lato più bello e colorato della Costa d'Avorio, “Voli per ali di libellula” ora è disponibile in dvd.
Il film girato da Roberto Bristot sulla base della sceneggiatura ispirata all'omonimo libro di don Ezio Del Favero è stato ristampato dall'associazione “Insieme si può” in mille copie, per poterlo riproporre al moderno mercato cinematografico ma anche casalingo. I proventi dalla vendita prima delle videocassette e ora dei dvd serviranno per raccogliere fondi a sostegno dei progetti di formazione e per la tutela della salute dei bambini africani.
«Si tratta di un progetto cinematografico di alta qualità, fatto da veri professionisti», precisa Francesco De Bon, referente di Insieme si può, «anche se questo film non è più una novità lo riproponiamo in una veste nuova, con molti contenuti speciali. Grazie al dvd abbiamo in mano una versione quadrilingue, oltre all'italiano il francese, l'inglese e lo spagnolo. Ci sono inoltre molti contenuti extra come le riprese nei backstage, i casting, i provini, un video promo e anche le puntate di “Screensaver” andate in onda sulla Rai nel 2004. Ringrazio il regista per aver deciso di destinare il ricavato ai progetti solidali della nostra associazione».
Al regista bellunese sono serviti tre mesi per scrivere la sceneggiatura: «Mi sono ispirato a tre racconti di don Ezio, che all'epoca era impegnato in una missione della diocesi di Belluno», ricorda Roberto Bristot, «uno parlava di tre fratelli, un altro della condizione della donna e un terzo della voglia dell'Africa di diventare un paese occidentale. Li ho scelti perché mi sembrava rappresentassero bene il messaggio che volevamo dare attraverso questo film», spiega il professionista.
Il film è ambientato in vari villaggi della Costa d'Avorio, «dove ero stato come scout per fare alcuni laboratori in missione, su invito di don Ezio. In quell'occasione ho scoperto che le storie raccontate dagli anziani non sono basate sulla finzione come succede da noi, ma sulla realtà dei fatti, sulle tradizioni sociali e religiose. Da lì abbiamo avuto l'idea di raccontare quelle storie e di parlare dell'Africa di cui di solito non si parla, quella sorridente e piena di cultura. Abbiamo fatto le riprese in una trentina di giorni».
Assieme a Bristot hanno lavorato Paolo Tormen come aiuto regista, Gianluca Grenzi come aiuto di scena e Marcello Terranova, insegnante di cinema di Bristot, come direttore della fotografia.
«Il progetto è stato finanziato da “Insieme si può” con 50 milioni», ricorda De Bon, «abbiamo aperto un conto corrente in cui sono state versate importanti somme anche da parte di privati». Venerdì 19 dicembre alle 20.30 nel teatro parrocchiale di Santa Giustina il film sarà proiettato per la prima volta in versione digitale.
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