Arrestato mentre smonta un cingolo

Selva, albanese in manette per il tentato furto in cantiere. Denunciato a piede libero il “palo”

SELVA DI CADORE. Stava cercando di smontare e portarsi via il rullo di trascinamento del cingolo di una ruspa, un componente che sul mercato può valere qualcosa come 5-6 mila euro, ma i carabinieri della stazione di Caprile lo hanno sorpreso sul fatto, arrestandolo in flagranza di reato e pizzicando poco lontano il "palo", che è stato denunciato a piede libero.

A finire nella rete dei carabinieri è stato un cittadino albanese trentenne, pregiudicato e residente nella Marca trevigiana, sorpreso sul fatto in un cantiere edile di Selva dalla pattuglia dell’Arma, impegnata proprio in un servizio di sorveglianza e di prevenzione dei furti.

L’uomo, con attrezzi meccanici, stava lavorando sul cingolo dell’escavatore per riuscire a smontare e a portare via il costoso e ingombrante componente. Quando i carabinieri gli hanno intimato l’“alt” ha fatto finta di cadere dalle nuvole, dicendo di essere arrivato a Selva in autobus, da solo.

Versione che non ha convinto i militari, che hanno iniziato a battere i dintorni, trovando poco lontano il classico “palo”: un altro cittadino albanese, anche lui trentenne, entrato in Italia come turista, che attendeva a bordo di una Punto. Nella macchina dove si trovava l’uomo, oltre ad ulteriori attrezzi da scasso, c’erano anche circa 7 mila euro in contanti.

Mentre per l’uomo che stava smontando il cingolo è scattato l’arresto – dopo le procedure di identificazione è stato portato in carcere a Belluno dai carabinieri che fanno capo alla compagnia di Cortina – l’altro trentenne sorpreso nell’utilitaria è stato denunciato a piede libero.

Il fatto ha suscitato amarezza nella comunità di Selva di Cadore. Un'amarezza espressa per tutti dal sindaco Ivano Dall'Acqua. «Purtroppo», ha detto, «ogni tanto accadono questi tristi avvenimenti. Quest'inverno si è verificato un furto in un'abitazione e anche in passato ci sono stati dei precedenti con furti a macchine e strumenti nei cantieri. Ricordo anche che, circa dieci anni fa, ogni giovedì qualcuno faceva regolarmente “visita” al municipio e alla Pro loco. Poi abbiamo messo l'allarme e i furti sono terminati».

«Sono episodi molto spiacevoli», conclude Dall'Acqua, «tanto più quando accadono in un posto tranquillo come il nostro. Speriamo davvero che questo sia l'ultimo». (g.san.)

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