Area di Levego, si pensa al commercio

Trattativa in corso tra il Comune e i proprietari dei terreni per un cambio di destinazione d’uso di una parte della superficie

BELLUNO. Il futuro della piana di Ca' Lonch potrebbe non essere solo produttivo. In quella che è nota come “area artigianale di Levego” sono iniziati i lavori per costruire i capannoni, ma fra i proprietari dei terreni (riuniti nel consorzio Quadrante Levego) e il Comune è in corso un dialogo per modificare la destinazione d'uso di parte dell'area. Per il Piano regolatore vigente quella piana è produttiva e direzionale, una parte potrebbe anche diventare commerciale. «La disponibilità a fare ragionamenti per il cambio di destinazione d'uso da parte nostra c'è», conferma il presidente del Consorzio Quadrante Levego, Antonio Manzotti. «Del resto un'area così ampia destinata solo al settore produttivo e artigianale non è al passo coi tempi». I privati ne stanno parlando con il Comune, che non ha chiuso la porta a questa eventualità. Servirebbe una variante, ma a quel punto il Comune potrebbe chiedere ai proprietari dei terreni di “concedere” qualcosa alla frazione. Da parte privata la disponibilità a parlarne c'è. Si tratterebbe di un'opera di compensazione, che sia una rotatoria o un servizio che a Levego manca saranno i cittadini a doverlo indicare.

L'invito è stato fatto dal sindaco e dall'assessore Frison martedì sera, nel corso di un'assemblea convocata all'agriturismo Rio Cavalli. I lavori nella piana sono iniziati da mesi e stanno procedendo spediti. Stanno per essere ultimate le opere di urbanizzazione primaria, poi si dovrà costruire l'accesso sulla provinciale. Con una rotatoria, dice il progetto, ma il Consorzio dei proprietari e il Comune stanno dialogando per trovare una soluzione diversa. L'obiettivo, ha spiegato Massaro, è costruire una sola rotatoria a Levego, quella realmente necessaria: all'incrocio che porta verso le case popolari e sul quale confluisce anche “la costa”, la strada che scende da Castion.

Ma ci vorrà almeno mezzo milione di euro, perché c'è da “spostare” una casa e il terreno ha dislivelli importanti. Per questo Massaro e Frison stanno lavorando con i privati di Quadrante Levego e con quelli che dovrebbero costruire la rotatoria Futura, poche centinaia di metri più in là verso Belluno (anche qui è in progetto una lottizzazione), per convogliare le risorse sulla «rotatoria con la R maiuscola», come la definisce il sindaco. Quella delle case popolari. Ai cittadini è stato chiesto di individuare cosa serva alla frazione, perché se si metterà sul tavolo la richiesta dei proprietari dei terreni dell'area artigianale per un cambio di destinazione d'uso, si potrà chiedere un'opera di compensazione.

«Si tratta di capire che esigenze ha la frazione, perché questa può essere un'opportunità per portare a Levego alcuni servizi che oggi non ci sono», spiega Manzotti. Fra le idee la principale è sembrata essere la rotatoria all'incrocio che porta alle case popolari, ma Federico Balzan ha anche chiesto di ridurre la volumetria delle future costruzioni. Nella serata si è parlato molto anche di viabilità, sono stati tirati in ballo i progetti della bretella di Levego e del ponte San Pietro in Campo – Sagrogna, ma con i tempi che corrono «appaiono poco praticabili», ha detto Massaro.

Alessia Forzin

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