Anzù, due giovani allevatori inaugurano “El puner”
FELTRE. Si chiama “El puner” e per chi ha dimestichezza con il dialetto non è difficile capire di che cosa si tratti. È la nuova azienda agricola che sorge ad Anzù, proprio ai piedi della rocca di San Vittore e che è stata aperta da un paio di mesi a questa parte da due 23enni: Nicola e Nicoletta. Un’azienda che vedrà domani alle 16 l’inaugurazione ufficiale, con la presenza dell’assessore regionale Franco Manzato, e che darà il via a un’attività già apprezzata dai locali feltrini e da chi ha assaggiato le carni prodotte qui. Già, perché Nicola De Boni e Nicoletta Bortolin, hanno creato un’azienda a tutto tondo. Qui i pulcini nascono, crescono, vengono allevati con mangimi a chilometro zero e poi li vendono . Oppure vengono macellati per farne degli squisiti petti di pollo, ad esempio.
«È un'azienda a ciclo completo», spiega Nicola De Boni. «Siamo presenti dalla nascita del pulcino e lo accompagniamo tutta la crescita fino alla vendita in macello di tutti i capi allevati. Oltre a questo c’è anche la vendita di pollame vivo sia piccolo che adulto. Il nostro è un pollo ruspante allevato a terra e all'aria aperta, peculiarità che rende il prodotto di ottima qualità e ottima rusticità diversamente da quello che è il pollo industriale. Puntiamo su questo per dare grande valore al territorio sperando di valorizzare un prodotto che sentiamo avere origini radicate profondamente nella nostra cultura della zona». Non solo galline, da Nicola e Nicoletta: anche oche, faraone, anatre e chi più ne ha più ne metta. «Macelliamo tutto fuorché le oche che vengono vendute vive», spiega Nicola, «mentre gli altri tipi di pollame li macelliamo e li vendiamo nella nostra azienda, dove, appunto, è stata creata la zona del banco frigo».
Uno spaccio aziendale, insomma, dove si possono trovare dalle ali di pollo, al petto d’anatra. L’idea è nata dalla passione che i due giovani, compagni di scuola all’istituto agrario di Vellai, hanno concretizzato con l’adesione al Piano di Sviluppo Agricolo della Regione Veneto e con l’approvazione della Misura prevista per l’insediamento dei giovani. «La cosa è stata studiata», continua Nicola, che è anche presidente dell’Us San Vittore, «perché abbiamo visto che non c’erano altre aziende simili nel territorio e quindi abbiamo provato a crearla noi. Con l’aiuto di tanti abbiamo realizzato un sogno».
Valentina Damin
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